Il Commento
Questa Fiorentina gioca una partita che sembra una partitella del giovedì contro gli amici meno bravi. Settantasette minuti di spettacolo puro, sette gol, tante giocate e un pubblico che applaude a scena aperta. Il LASK? Un avversario che fa quasi tenerezza, surclassato da una Fiorentina inarrestabile. Palladino non sbaglia nulla, i giocatori fanno festa e il Franchi si riempie di sorrisi.
Sottil e Ikoné danno il via al massacro, Richardson, Mandragora e Gudmundsson completano l’opera con classe e precisione. Una partita che non lascia spazio a dubbi: questa squadra per il Lask è di un altro pianeta.
Le Pagelle
Martinelli: 6, spettatore non pagante. Si prende un bello spavento per l’errore di Kayode, ma la traversa lo salva. Poi non fa altro che applaudire i compagni che giocano dall’altra parte del campo. Ottimo esordio per un grande futuro per questo gioiellino viola.
Kayode: 5,5 distratto. Parte con un pasticcio che poteva costare caro, poi si riprende e fa il compitino. Serve anche un assist delizioso per il gol di Sottil. Una serata con luci e ombre.Va bene contro il LASK, ma contro avversari veri servirà molto di più.
Ranieri: 6,5 elegante. Si diverte a lanciare i compagni con palloni deliziosi e fa sembrare tutto troppo facile. Esce per riposare, ma il suo contributo si è visto.
Martínez Quarta: 6,5 solido. Difensivamente non deve fare molto, ma si concede anche qualche discesa offensiva. Un ammonito nel finale che poteva evitare, ma non rovina la sua prestazione.
Parisi: 6,5 continuo. Assist perfetto per il gol di Sottil e tanto movimento sulla sinistra. Prova anche il gol, ma manca di precisione. Nel secondo tempo si vede meno, ma non si risparmia mai. Una serata più che sufficiente. Altro che Biraghi…
Mandragora: 7, direttore d’orchestra. Domina il centrocampo, detta i ritmi e si toglie la soddisfazione del gol con una bella conclusione. È il metronomo di questa squadra.
Richardson: 7, gigante. Stacca di testa con la tranquillità di chi è nato per giocare a certi livelli. Un gol che suggella una prestazione di grande qualità. Dal 76’ Harder: SV. Troppo poco tempo per farsi notare, ma esordire in una serata così è un bel regalo. Ma i movimenti si vedono. E lo vogliamo rivedere.
Ikoné: 7, funambolo. Segna, dribbla, salta uomini e illumina il gioco con le sue giocate. È sempre un pericolo per la difesa avversaria. Dal 67’ Colpani: 6, vivace. Prova a mettersi in mostra con una rovesciata e giocate di qualità. Non lascia il segno, ma contribuisce al dominio.
Sottil: 7,5 scatenato. Due gol (uno annullato), un assist e tanta voglia di dimostrare il suo valore. Quando è in giornata, è un’arma letale sulla fascia. Dal 60’ Beltrán: 6, concreto. Guadagna un rigore, corre e lotta. Non trova il gol, ma si rende utile.
Kouamé: 7, altruista. Non segna, ma fa segnare tutti gli altri. Un assist perfetto per Ikoné e un altro che provoca l’autogol. L’uomo squadra per eccellenza.
Kean: 6,5 sfortunato. Gli annullano un gol, colpisce la traversa e sfiora la rete in altre occasioni. È mancato solo il gol in una serata comunque positiva. Dal 60’ Gudmundsson: 7, glaciale. Entra e subito segna su rigore con una freddezza glaciale. Mette lo zampino in molte azioni e si fa apprezzare per la qualità.
Palladino: 8, maestro. Una lezione di calcio per tutti. Fa ruotare i suoi giocatori senza perdere un briciolo di qualità. Giocano tutti fino alla fine nonostante l’avversario potesse far rilassare l’undici viola troppo presto. La Fiorentina oggi è una macchina perfetta, e il merito è tutto suo. Chapeau, mister!