Scrive Violanews.com che la causa della grigia prestazione della Fiorentina a Empoli sarebbero stati i troppi cambi nello schieramento, il persistere con Ikoné e l’inserimento tardivo di Sottil e Nico Gonzalez. Invece – sempre a loro dire – il risultato ha premiato l’Empoli, poiché si è presentato con la stessa formazione che aveva schierato contro lo Spezia (formazione che a La Spezia aveva perso giocando male, ma fa niente). Tesi ardite, vediamo perché.
La Fiorentina, a preparazione terminata da poco, nel caldo estivo, e con squadra e calciatori non al 100%, sta giocando due volte alla settimana; e col Twente è una doppia partita a eliminazione diretta. In questa situazione, Italiano può scegliere o i giocatori migliori, o quelli più freschi. Se avesse messo Sottil e Gonzalez dal primo minuto, avrebbe forse messo i migliori, ma sicuramente non quelli più freschi: Sottil ha giocato quasi novanta minuti con la Cremonese e per un’ora con il Twente; Gonzalez ha disputato quasi tutta la partita col Twente, che, ricordiamolo, è stata solo tre giorni prima di quella con l’Empoli.
Riguardo al nostro ultimo avversario, è poi facile elogiare la scelta di Zanetti di schierare la stessa formazione, perché, da un lato, non avendo l’Empoli una rosa ampia di qualità, è stata una scelta obbligata, e, dall’altro, non dovendo l’Empoli fare le coppe europee, non sarebbe stata una scelta necessaria.
Col Twente, Venuti, Biraghi, Amrabat, Maleh, Duncan, Sottil e Gonzalez hanno corso tanto, quindi, quanti più di loro fossero stati schierati, tanto più visibile sarebbe stato il calo di rendimento nel secondo tempo con l’Empoli, se non addirittura prima. E a quel punto, le critiche sarebbero state di stampo opposto. Tanto criticare, specie col senno del poi, è facile.
Come infatti è facile notare che – sempre secondo Violanews.com – né Sottil è riuscito a incidere, né Gonzalez ha dato la scossa sperata (con buona pace delle tesi di cui sopra, ma fa niente). E si noti che entrambi i giocatori sono entrati nel secondo tempo, cioè contro avversari che avevano già, rispettivamente, 45 e 75 minuti di sforzo nelle gambe. Anche di questo bisogna tenere conto.
Allora, delle due l’una: o avere una rosa ampia serve, e allora la si deve utilizzare proprio in situazioni come questa; oppure non serve, non la si usi, e anzi si venda quei 4-5 giocatori di troppo. Invece, a mio giudizio, Italiano ha fatto la scelta giusta; al limite si può discutere se sarebbe stato meglio mettere Duncan al posto di Maleh e Kouamé al posto di una delle ali, ma i calciatori in campo devono in primo luogo essere quelli nella migliore condizione fisica.
Infine una nota positiva. Terzic – come si legge su Firenzeviola.it – ha disputato una buona partita toccando ben 93 palloni, con vari inserimenti e cross, fra cui uno che ha creato la migliore occasione da gol dei Viola. Un successo del turnover. E ora siate sinceri: quanti di voi hanno storto la bocca quando hanno saputo che il terzino serbo avrebbe giocato al posto di Biraghi?