Inizia domani con la trasferta in Slovacchia contro gli ucraini del Polissya Zhytomyr, la stagione agonistica 2025/2026 della nuova Fiorentina di Stefano Pioli.
Si riparte dal sesto posto in campionato della precedente gestione di mister Palladino, con 65 punti in campionato, una striscia di otto vittorie consecutive, tanti successi contro le big, ma anche qualche sconfitta inaspettata con le cosiddette piccole. Si riparte anche dall’uscita prematura dalla Coppa Italia, dalla finale di Conference League non raggiunta, il non gioco. Da una Fiorentina con poche idee, sorretta soprattutto dalla fisicità e dai gol di Kean e poco altro.
Pioli, in attesa che Daniele Pradè concluda la sessione di mercato, sta ridisegnando la Viola, soprattutto a centrocampo, dove, salutati Cataldi, Adlì, Folorunsho e lo sfortunatissimo Bove, ci sarà spazio per Sohm. Il neo acquisto sarà affiancato da Fagioli o, in alternativa, da Ndour, in attesa che Mandragora recuperi dall’infortunio (e firmi il rinnovo), con Richardson e Fazzini che scalpitano per conquistare la fiducia. I titolari di fascia sono Dodo e Gosens, le alternative Fortini e Parisi.
In difesa, scherati a tre davanti a De Gea, Comuzzo, Pongracic e Ranieri, con Pablo Marì (attualmente al centro di rumor di mercato), Kouadio, Kospo e Viti pronti a subentrare. Così come il portiere Martinelli, a disposizione e magari destinato a giocare – chissà – in Coppa Italia o in Conference.
Di punta il nostro bomber Kean, Gudmundsson e Dzeko a sostegno: un trio d’attacco ben assortito che farebbe ben presagire… Se Moise e Dzeko confermeranno i numeri ottenuti nella passata stagione e se Gud tornasse ad esprimersi ai livelli di Genova… Beh, fate voi!
Attualmente in rosa ci sono altri giocatori che non ho citato. Sono tanti, troppi. Sono gli esuberi su cui Pradè sta lavorando per finalizzare le cessioni per poter permettere le prossime entrate (è necessario rispettare il fair play finanziario). Mi riferisco soprattutto a Baràk, Infantino, Beltran, Brekalo e Ikoné. Con Bianco e Sabiri in stand-by.
Al via la nuova stagione: domani il preliminare di Conference
Inizia domani con la trasferta in Slovacchia contro gli ucraini del Polissya Zhytomyr, la stagione agonistica 2025/2026 della nuova Fiorentina di Stefano Pioli.
Si riparte dal sesto posto in campionato della precedente gestione di mister Palladino, con 65 punti in campionato, una striscia di otto vittorie consecutive, tanti successi contro le big, ma anche qualche sconfitta inaspettata con le cosiddette piccole. Si riparte anche dall’uscita prematura dalla Coppa Italia, dalla finale di Conference League non raggiunta, il non gioco. Da una Fiorentina con poche idee, sorretta soprattutto dalla fisicità e dai gol di Kean e poco altro.
Pioli, in attesa che Daniele Pradè concluda la sessione di mercato, sta ridisegnando la Viola, soprattutto a centrocampo, dove, salutati Cataldi, Adlì, Folorunsho e lo sfortunatissimo Bove, ci sarà spazio per Sohm. Il neo acquisto sarà affiancato da Fagioli o, in alternativa, da Ndour, in attesa che Mandragora recuperi dall’infortunio (e firmi il rinnovo), con Richardson e Fazzini che scalpitano per conquistare la fiducia. I titolari di fascia sono Dodo e Gosens, le alternative Fortini e Parisi.
In difesa, scherati a tre davanti a De Gea, Comuzzo, Pongracic e Ranieri, con Pablo Marì (attualmente al centro di rumor di mercato), Kouadio, Kospo e Viti pronti a subentrare. Così come il portiere Martinelli, a disposizione e magari destinato a giocare – chissà – in Coppa Italia o in Conference.
Di punta il nostro bomber Kean, Gudmundsson e Dzeko a sostegno: un trio d’attacco ben assortito che farebbe ben presagire… Se Moise e Dzeko confermeranno i numeri ottenuti nella passata stagione e se Gud tornasse ad esprimersi ai livelli di Genova… Beh, fate voi!
Attualmente in rosa ci sono altri giocatori che non ho citato. Sono tanti, troppi. Sono gli esuberi su cui Pradè sta lavorando per finalizzare le cessioni per poter permettere le prossime entrate (è necessario rispettare il fair play finanziario). Mi riferisco soprattutto a Baràk, Infantino, Beltran, Brekalo e Ikoné. Con Bianco e Sabiri in stand-by.
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