Via, si parte, domenica è già campionato, a Firenze arriva la Cremonese. La sfida manca in Serie A al Franchi dal campionato 1995/96, ultimo campionato in A dei lombardi, quando i viola si imposero 3-2 con reti di Padalino, Baiano e Batistuta.
Quella che arriva domenica è una squadra reduce da un secondo posto nel campionato di Serie B ma che sarà orfana del suo allenatore condottiero Pecchia che ha abbandonato il club subito dopo la promozione. Al suo posto il grande tifoso viola di Fucecchio, Massimiliano Alvini che va a incrementare il gruppo di allenatori toscani di successo nella massima serie.
Il tecnico grigiorosso ha mosso i suoi primi passi sulle rive dell’Arno, precisamente a Signa, dove ha esordito come allenatore dopo una carriera da giocatore a livello dilettantistico. Il suo credo consiste nel lavoro, nel sacrificio e nella passione; dopo alcuni anni tra Promozione e Lega Pro, l’anno scorso fu chiamato dal Perugia in Serie B e, in seguito agli ottimi risultati ottenuti con la squadra umbra, ecco il suo approdo in A.
Le squadre di Alvini si caratterizzano per l’aggressività e la voglia di dominare la partita. Per il tecnico toscano fondamentale è che la propria formazione si sappia riconoscere con un gioco finalizzato alla costruzione e ad esaltare la qualità tecnica dei giocatori, indipendentemente dall’avversario.
La parola d’ordine è coraggio, nessun avversario fa paura, il 3-4-2-1 è il suo modulo di riferimento; fondamentale il ruolo degli esterni che spesso si alzano sulla linea degli attaccanti per offrire un riferimento sicuro in ampiezza e per obbligare la difesa avversaria ad allargarsi lasciando in questo modo varchi al centro; oppure a lasciare libero uno dei due esterni. Costruire da un lato per attaccare dall’altro.
La Cremonese, quindi, verrà a Firenze con questo spirito: scordiamoci di vedere la classica neopromossa che farà le barricate. La Fiorentina dovrà stare attenta a non cadere nella trappola.
Il fiore all’occhiello della campagna acquisti per il ritorno in Serie A è l’attaccante belga Cyriel Dessers, capocannoniere dell’ultima Conference League, dove ha segnato 10 reti con il Feyenoord, raggiungendo la finale di Tirana persa contro la Roma.
Per Alvini – cui auguro ogni fortuna (a cominciare però dal prossimo turno) – sarà una giornata da ricordare: esordio in A nello stadio del suo cuore!
La stagione sta per cominciare, buon divertimento a tutti e forza Viola.