Terracciano: 5 – Non mi è piaciuto né sul rigore né su terzo goal.
Venuti: 5 – Sicuramente la lunga assenza si sente. Ancora italiano non si fida di Kayode.
Milenkovic: 6 – Nervoso perché diffidato Ma si salva.
Dal 46′ Quarta: 6.5 – Ormai centrocampista aggiunto e trascinatore sulle palle inattive.
Igor: 5.5 – Sta avendo un momento fisiologico di flessione. Incerto.
Biraghi: 5.5 – Subisce il nervosismo, si deve ricordare che è il capitano.
Dal 54′ Terzic: 5.5 – La dimostrazione che il calcio di oggi non ti permette di recuperare con tranquillità dagli infortuni. Indeciso gli manca proprio la partita.
Mandragora: 6.5 – Dirige il centrocampo nonostante Barak per tre qurti di partita non gli sia di aiuto.
Bonaventura: 7 – La squadra è nervosa, la partita si fa brutta, ma lui testa bassa e cerca sempre di incidere. Incredibile assist per Jovic.
Dal 70′ Castrovilli: 7 – Con la sua verticalità sarà un’arma in più per questo finale di stagione, intanto stasera ha blindato la qualificazione.
Barak: 6 – Trova la posizione quando entra Castrovilli, ma fino ad allora non ci aveva capito niente. Si merita la sufficienza per aver portato a casa il secondo gol.
Gonzalez: 6.5 – Va alla guerra e si merita l’elmetto. Su di lui per me nel primo tempo c’era un rigore colossale.
Jovic: 5 – Purtroppo sembra che con il gioco della Viola lui non ci incastri niente. Ma se sottoporta fosse stato più cattivo avrebbe salvato la partita.
Dal 70′ Cabral: 6.5 – Ora è il vero numero 9. Quando entra lui in attacco la Viola diventa pericolosa per gli avversari. Come lottatore poi non si discute.
Sottil: 7 – Ricordiamoci che questo qualche mese fa si è operato di ernia del disco. Si merita un bel voto perché il gol non era facile.
Dall’86’ Kouame: 6 – Si merita il voto, perché ha dimostrato che quando c’è bisogno e c’è da lottare non si tira indietro neanche per pochi minuti.
Italiano: 6 – Con il calcio di oggi non ti puoi permettere di abbassare la tensione. Cerca di non perdere Jovic, ma non è un caso che la squadra cambia atteggiamento al momento che entra Cabral. Lui lo sa, però quest’anno le partite sono veramente tante, e non si può giocare sempre con i soliti.