Terracciano: 6 – Salva il risultato con almeno tre interventi di pregevole fattura, ma sbaglia completamente l’uscita in occasione del gol subito.
Dodo: 5,5 – Impercettibile progresso rispetto alla precedenti prestazioni; tenta infatti di fare qualcosa e cerca costantemente un dialogo con i compagni. Non sempre ci riesce ma è apprezzabile il tentativo. Deve fare comunque di più.
Milenkovic: 6 – Partita senza infamia e senza lode, ma da lui sarebbe lecito aspettarsi un contributo maggiore.
Igor: 6 – Inizio da brividi: sbaglia una paio di interventi in maniera goffa, poi si scioglie e tenta qualche apprezzabile progressione palla al piede e diventa più sicuro in fase di anticipo.
Terzic: 6,5 – Gioca da vero esterno basso, arriva spesso al cross, che son tra l’altro di notevole fattura; un gioiello, invece, quello per Jovic: l’80% del gol è suo.
Bonaventura: 6,5 – Solita qualità a disposizione della squadra, dà il via all’azione più bella della partita che Kouamé spreca malamente, poi cala alla distanza.
Mandragora: 6 – Ordinata partita da soldatino di centrocampo, sfortunato in occasione del palo.
Dal 74′ Amrabat: 6 – Al suo ingresso in campo piove qualche fischio, strascico dell’assurda giornata di ieri; dà sostanza in un momento in cui ce n’era bisogno.
Barak: 6 – Buono il primo tempo dove, in ogni azione degna di rilievo, c’è il suo zampino; più anonima la ripresa.
Gonzalez: 6 – Nel primo tempo non lo si vede quasi mai, complice anche una posizione in campo ibrida. Tuttavia, in ogni sua giocata, anche la più elementare, si vede il talento superiore alla media dei giocatori in campo.
Jovic: 6,5 – Dà la sensazione di essere quel professore di diritto che conosce perfettamente la materia in teoria, ma che se lo metti in una aula di Tribunale fa una figuraccia. Poi si ricorda di portare anche la toga e prima fa un assist perfetto per Kouamé, poi segna di testa. Ottavo gol stagionale, è importante che si sblocchi.
Dal 74′ Cabral: 6 – Sfortunato in occasione della traversa, partecipa attivamente al gol di Ikoné. Pregevole l’impegno.
Kouamé: 5 – Il grande bardo direbbe: tanto rumore per nulla, fa tantissimo movimento ma senza un minimo di costrutto: quella palla un giocatore di Serie A la deve mettere almeno nello specchio e invece la spreca malamente.
Dal 61′ Ikoné: 7 – Finalmente lampi da giocatore Champions, commette qualche errore ma questa volta sono più le cose buone. Oltre al gol mette Nico davanti al portiere e qualche finezza a centrocampo che merita gli applausi.
Italiano: 6,5 – Segnali importanti di ripresa della squadra sia nel gioco che in zona gol, ricordo almeno altre tre occasione da gol limpide oltre ai due gol. Sembra aver gestito bene il momento complicato, centra la sua seconda, consecutiva, semifinale di Coppa Italia.