Sembra che il calendario lo abbiano fatto su misura i “gufi” che aleggiano intorno alla Fiorentina, giovedi sera a Genk è andata in scena un’altra partita difficile per gli undici viola. Clima da corsa ciclistica del nord Europa, pioggia e vento, campo pesante e si comincia. La partenza è incredibile, al primo calcio d’angolo la difesa belga va in bambola, Ranieri solo soletto colpisce di testa, il pallone viscido fa fare una figuraccia al portiere fiammingo ed è gia 0-1 . Ma la serata è difficile, pochi minuti dopo una palla velenosa del talentino El Khanous manda in ambascie la nostra difesa, doppio rimpallo e Zeqiri mette in rete da due passi. I Belgi soffrono le palle veloci di Biraghi sui piazzati e grazie ad una bella spizzata di Milenkovic, Ranieri da zero metri mette in rete, siamo al 23″ ed è 1-2. Si lotta su ogni pallone, il Genk non si butta a testa bassa per rimontare e cio non favorisce la viola, gli azzurri fiamminghi aspettano sui piazzati la bravura del numero 2, Mc Kenzie, che di testa le prende tutte, infatti pochi minuti dopo anticipa Christensen in uscita improvvida, ma mette alto sopra la traversa.
Nel frattempo Nico si fa male (non ce lo dimentichiamo) e nel 2′ tempo entra per lui “soldato” Kouame, a questo punto i giornalisti del Nord Italia esultano in tema campionato, perchè la Fiorentina potrebbe rompere le uova nel paniere alle “grandi di Serie A” ma, senza di lui (dicono loro sui giornali e nelle tv), ri-diventa una “squadretta” da metà classifica.
Nel 2′ tempo, si lotta su ogni pallone, arrivano i cambi ma, al 70′ circa, lo scatenato è ancora Luca Ranieri, numero sulla linea di fondo e palla sul dischetto, purtroppo i piedi di Milenkovic sono quelli da difensore e spara alto. 10 minuti dopo forse l’unico contropiede concesso alla Fiorentina in tutto il match, il neo entrato Parisi, dopo una volata sulla sinistra, mette al centro una bella palla ma Nzola ci arriva “troppo sotto” e non mette in rete. L’angolano non sarà un fenomeno ma non si puo pretendere da lui lo “one shot, one kill”, manco fosse un cecchino infallibile. Purtoppo anche i belgi hanno il difensore forte sui calci d’angolo, si chiama McKenzie, che con uno stacco da americano Nba pareggia a poco dalla fine. Gli undici viola sono in apnea, tanto che rischiano la beffa con un palo di Tolu sull’ultima azione, meno male che la signora Frappart fischia la fine.
Potevamo perderla ma potevamo anche vincerla questa partita, portiamo a casa un punto, come l’anno fa contro l’ RFS Riga (in casa però). In quella partita, Luca Ranieri fini sul banco degli imputati per un errore sul gol del pareggio avversario. Un anno dopo, guarda come è bello il calcio, addirittura dicono che “Lucio” stia pensando a lui perchè giocando a 4 dietro, la Nazionale potrebbe aver bisogno di un difensore di quel tipo, oltre che ad essere un titolare ormai della difesa viola.
Quest’anno, come ha detto il capitano, però non ci sono scuse, nel dopo partita già dobbiamo pensare ad Udine dove quasi sicuramente non ci sarà Nico Gonzalez. Venerdi riposo, sabato un allenamento ed il pomeriggio ci aspetta un altro aereo per Udine, trasferta mai banale per noi e per chi c’era quel terribile 4 marzo del 2018 ma, se vogliamo pensare da squadra di vertice, anche lì dobbiamo giocare per prendere i 3 punti, anche se domenica sicuramente sarà un’altra partitaccia da giocare con pazienza e attenzione, sfruttando le poche occasioni e stando attenti su ogni palla sporca.
Abbiamo appena affrontato una partitaccia e domenica ne arriva già un’altra
Sembra che il calendario lo abbiano fatto su misura i “gufi” che aleggiano intorno alla Fiorentina, giovedi sera a Genk è andata in scena un’altra partita difficile per gli undici viola. Clima da corsa ciclistica del nord Europa, pioggia e vento, campo pesante e si comincia. La partenza è incredibile, al primo calcio d’angolo la difesa belga va in bambola, Ranieri solo soletto colpisce di testa, il pallone viscido fa fare una figuraccia al portiere fiammingo ed è gia 0-1 . Ma la serata è difficile, pochi minuti dopo una palla velenosa del talentino El Khanous manda in ambascie la nostra difesa, doppio rimpallo e Zeqiri mette in rete da due passi. I Belgi soffrono le palle veloci di Biraghi sui piazzati e grazie ad una bella spizzata di Milenkovic, Ranieri da zero metri mette in rete, siamo al 23″ ed è 1-2. Si lotta su ogni pallone, il Genk non si butta a testa bassa per rimontare e cio non favorisce la viola, gli azzurri fiamminghi aspettano sui piazzati la bravura del numero 2, Mc Kenzie, che di testa le prende tutte, infatti pochi minuti dopo anticipa Christensen in uscita improvvida, ma mette alto sopra la traversa.
Nel frattempo Nico si fa male (non ce lo dimentichiamo) e nel 2′ tempo entra per lui “soldato” Kouame, a questo punto i giornalisti del Nord Italia esultano in tema campionato, perchè la Fiorentina potrebbe rompere le uova nel paniere alle “grandi di Serie A” ma, senza di lui (dicono loro sui giornali e nelle tv), ri-diventa una “squadretta” da metà classifica.
Nel 2′ tempo, si lotta su ogni pallone, arrivano i cambi ma, al 70′ circa, lo scatenato è ancora Luca Ranieri, numero sulla linea di fondo e palla sul dischetto, purtroppo i piedi di Milenkovic sono quelli da difensore e spara alto. 10 minuti dopo forse l’unico contropiede concesso alla Fiorentina in tutto il match, il neo entrato Parisi, dopo una volata sulla sinistra, mette al centro una bella palla ma Nzola ci arriva “troppo sotto” e non mette in rete. L’angolano non sarà un fenomeno ma non si puo pretendere da lui lo “one shot, one kill”, manco fosse un cecchino infallibile. Purtoppo anche i belgi hanno il difensore forte sui calci d’angolo, si chiama McKenzie, che con uno stacco da americano Nba pareggia a poco dalla fine. Gli undici viola sono in apnea, tanto che rischiano la beffa con un palo di Tolu sull’ultima azione, meno male che la signora Frappart fischia la fine.
Potevamo perderla ma potevamo anche vincerla questa partita, portiamo a casa un punto, come l’anno fa contro l’ RFS Riga (in casa però). In quella partita, Luca Ranieri fini sul banco degli imputati per un errore sul gol del pareggio avversario. Un anno dopo, guarda come è bello il calcio, addirittura dicono che “Lucio” stia pensando a lui perchè giocando a 4 dietro, la Nazionale potrebbe aver bisogno di un difensore di quel tipo, oltre che ad essere un titolare ormai della difesa viola.
Quest’anno, come ha detto il capitano, però non ci sono scuse, nel dopo partita già dobbiamo pensare ad Udine dove quasi sicuramente non ci sarà Nico Gonzalez. Venerdi riposo, sabato un allenamento ed il pomeriggio ci aspetta un altro aereo per Udine, trasferta mai banale per noi e per chi c’era quel terribile 4 marzo del 2018 ma, se vogliamo pensare da squadra di vertice, anche lì dobbiamo giocare per prendere i 3 punti, anche se domenica sicuramente sarà un’altra partitaccia da giocare con pazienza e attenzione, sfruttando le poche occasioni e stando attenti su ogni palla sporca.
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