Mi piace ricordare che Fiorentina-Juventus è sempre una partita speciale. Lo è per i tifosi viola ma lo è anche per i tifosi bianconeri. È una partita che nella storia ha regalato sfide memorabili con momenti di tifoseria esaltanti e coinvolgenti. Ed anche quest’anno, nell’assurdo calcio del campionato di pandemia, era una partita che, alla vigilia, era attesissima.
Per la Fiorentina che è alle prese con una classifica pericolante con, finalmente, una presa di posizione importante della curva che ha voluto con forza ribadire il proprio pensiero (sacrosanto e giustissimo) nei confronti dei giocatori. Ed anche per la Juventus che non può permettersi passi falsi nella corsa Champions, con alle spalle la figuraccia che il presidente Andrea Agnelli ha fatto nei confronti del mondo del calcio intero con il tentativo di costituire la Super Lega.
Il match ci ha regalato una partita equilibrata con un tempo per parte, dove il pareggio è davvero il risultato più giusto. Forse sta anche un tantino stretto alla Fiorentina che, pur avendo contenuto per tutta la partita la Juve, ha avuto più occasioni da rete.
L’approccio nel primo tempo è stato giusto con quelle ripartenze che sono (e lo abbiamo capito da tempo) l’unico modo che ha la Viola per ferire l’avversario: squadra schiacciata sulla tre quarti con riconquista della palla e profondità con Ribery e Castrovilli. Ma la Fiorentina oggi ha trovato anche una continuità fisica e mentale per tutti i novanta minuti. Il pareggio della Juve (che non starà facendo un campionato memorabile ma è pur sempre la Juve) dopo 50 secondi dall’inizio del secondo tempo poteva far presagire a un crollo nella ripresa, che invece non c’è stato. E mi piace ricordare anche la buona prova di Amrabat.
Ora bisogna proseguire in questa direzione facendo buone gare, ottenendo quei punti che ci potranno permettere di avere un vantaggio numerico sufficiente soprattutto prima della sfida a Cagliari.
Avanti così.