La Sampdoria mette in campo Candreva e Quagliarella e vince la gara. Oggi vogliamo criticare la società. Sì, perché la squadra ha giocato discretamente, ha fatto la partita ma ha perso. Forse Prandelli avrebbe potuto apportare dei cambi prima dell’80° ma la sostanza è che i giocatori sono questi. Gli acquisti del mercato di riparazione saranno in forma tra 1 mese se tutto va bene.
Mi domando. Una squadra in crisi di risultati, con un attacco che ha fatto acqua fin dall’inizio e con la necessità di affiancare una punta esperta a Vlahovic, ha visto la società acquistare una scommessa (non per l’età) russa che non ha mai giocato in Europa (Kokorin). Per giunta, da ricostruire. E un esterno destro che non giocava da tempo. Magari si riveleranno i migliori acquisti del 2021 ma certamente non servivano allo scopo, alle necessità urgenti di questo mercato di riparazione.
Allora, tutti ci domandiamo: perché? Quale è il senso? E infatti lo vediamo nella partita di oggi dove, mancando Ribery, ci siamo dovuti affidare nuovamente a Kouamé che, evidentemente, non si trova e non è complementare con Vlahovic (e comunque nutro parecchi dubbi anche sul tipo di giocatore che mi pare scarso nei fondamentali). Dobbiamo ancora giocare con Venuti sulla fascia, senza avere dei ricambi. Francamente la speranza è quella di finire alla svelta questo campionato (sperando bene) per pensare a programmare il prossimo e vedere, finalmente, a che livello può porsi la Fiorentina e questa proprietà.
Vogliamo pensare che già ci siano dei programmi per il prossimo campionato e che non ci si riduca agli ultimi giorni di mercato per fare la nuova squadra e scegliere lo staff tecnico. Programmazione. Ecco, vorremmo vedere questo. Le stesse cose che, da italiani, chiediamo al nuovo governo Draghi. Visione, ristrutturazione/ riforme e competenza. Due giocatori per volta da innestare su un buon organico. Niente di più. Ma giocatori che possano far fare il salto di qualità alla squadra. Non scommesse.
Francamente lo spettacolo è triste e del tutto immeritato per Firenze e i suoi tifosi. È l’ora di svegliarsi, tutti. E se c’è da battere i pugni sul tavolo, qualcuno lo faccia, almeno per riacciuffare una stagione, l’ennesima, che pare persa.