Terracciano: 5,5 – Poteva fare di più sul gol dell’1-0 di Koopmeiners; salvato dal VAR in occasione del raddoppio (imparabile) di Scamacca. Va bene con i piedi, quindi ne incassa altri due.
Dodo: 6 – Ottima la partenza, poi gara attenta, ha fatto quello che poteva.
Dall’83’ Kayode: sv.
Milenkovic: 5,5 – Concreto, pochi fronzoli. Peccato per il rosso subito da ultimo uomo al 53′ che cambia volto alla gara.
Ranieri: 6 – Direi stessa prestazione di Milenkovic, forse è mancato un po’ nei duelli aerei, tutto sommato gara sufficiente.
Biraghi: 6,5 – Ha retto discretamente in fase difensiva, ha spinto (anche nel finale) e ha fornito un ottimo assist per il pareggio di Martinez Quarta.
Bonaventura: 6 – Prestazione discreta pur non giocando nel suo ruolo. In calo nel secondo tempo.
Mandragora: 5 – Sfortunato sul rimpallo che apre l’azione del vantaggio orobico. Abbastanza inconsistente l’apporto a centrocampo.
Dall’83’ Comuzzo: sv.
Gonzalez: 5,5 – Un tiro interessante in avvio parato da Carnesecchi poi tanto sacrificio a tutto campo. Non è parso in gran forma.
Beltran: 6 – È il giocatore che ha fatto più pressing, benino in fase di costruzione, poi sostituito dopo l’espulsione di Milenkovic.
Dal 60′ Duncan: 5,5 – Niente di che. Ha tentato di tamponare sulla trequarti con poco successo.
Kouamé: 6 – Si è mosso bene, peccato per una conclusione inefficace su assist di Belotti. Comunque utile anche in inferiorità numerica.
Dall’83’ Ikoné: sv.
Belotti: 6,5 – Sinistro respinto in tuffo da Carnesecchi, buona difesa del pallone e buoni i movimenti.
Dal 55′ Martinez Quarta: 6,5 – Ha il grande merito di pareggiare con un bel colpo di testa, regalando alla Fiorentina la speranza di raggiungere la finale.
Italiano: 4,5 – Ha fatto un bel casino. Almeno io la penso così. Sarei andato a Bergamo a difendere l’1-0 dell’andata, schierando una formazione più coperta, pensando di sfruttare le ripartenze. Lui, invece, manda in campo la solita squadra, forse con l’idea di segnare il prima possibile per spegnere le speranze nerazzurre. Peccato che a segnare subito sia l’Atalanta! L’espulsione di Milenkovic non è altro che il risultato di un assetto sbilanciato, poi la scelta di arretrare Mandragora (peraltro già ammonito) sulla linea difensiva. Per fortuna Quarta rimette in gioco la Viola (diciamo che il mister azzecca il cambio), ma la Viola non regge fisicamente e si arrende.