In linea di massima sui media si racconta di una buona Fiorentina, in partita salvo commettere errori nei momenti decisivi; una Viola caparbia, doma solo nel finale. Qualcuno dà la colpa al VAR, comunque si parla di una squadra più strutturata rispetto allo scorso anno, in evoluzione. Insomma, non mancano le note positive.
A Vincenzo Italiano è piaciuto l’atteggiamento, Commisso, sceso negli spogliatoi, pare si sia complimentato, Mourinho, che è più furbo della volpe, ha elogiato Italiano. Praticamente un successo o, quantomeno, il bicchiere pare mezzo pieno. C’è da dire che le statistiche del match non sono male: per i viola – in inferiorità numerica per quasi un tempo – hanno fatto la partita (possesso palla 59%), 8 tiri nello specchio contro i 6 della Roma e 89% di precisione nei passaggi (82% la Roma); 4-4 i corner.
Ma allora perché abbiamo perso? Solo sfortuna? Momenti di black out? Ci hanno rubato la partita?
Qualche indizio arriva dai social, dove si leggono commenti contrastanti. In linea di massima i tifosi pensano (giustamente) che la rosa sia incompleta. E hanno ragione. Perché i giocatori nuovi scesi in campo sono González e Maleh, il primo ha preso il posto di Ribery e l’ex Venezia era all’esordio in A. Poi la difesa che ha salutato Pezzella, titolare fino a pochi giorni fa… Il popolo viola chiede rinforzi e vorrebbe giocatori di livello, capaci di dare la svolta; c’è anche chi auspica 5 o 6 nuovi acquisti.
A ora, gli unici nuovi acquisti sono Nico González e Matija Nastasić. Troppo poco per immaginare un percorso di crescita e per puntare a una classifica che ci spetterebbe: il decimo o nono posto non hanno appeal, noi fiorentini siamo ambiziosi.