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Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
È la classica frase che viene da dire dopo un pareggio come quello avvenuto tra granata e viola, alla quale stavolta è difficile dare una risposta.
Contro il Torino, in trasferta, la partita per la Fiorentina è apparsa più complicata di altre soprattutto per la fisicità della squadra di Iuric che gioca con marcature asfissianti a tutto campo con ripartenze fastidiose e rapide. È un calcio non bello quello dei granata che mette in difficoltà gli uomini più tecnici dei viola (Beltran, Gonzalez, Arthur, Bonaventura) che sono più lenti nel manovrare il gioco e c’è dunque minore incisività.
Quando poi la Fiorentina è in superiorità numerica, il Toro si schiera tutto a protezione arretrando moltissimo ma le azioni sono ripetitive e poco pericolose. Italiano cerca di tirare fuori la carta vincente inserendo Barak, Ikoné e addirittura un secondo centravanti negli ultimi minuti, ma le occasioni per fare gol sono poche.
C’è comunque da apprezzare la continuità nel rendimento con un punto fuori casa che segue la vittoria contro la Lazio e precede la sfida importante di domenica prossima contro la Roma. Nel mezzo c’è la Conference dove la Fiorentina dovrà ripartire da protagonista.
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