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C’era una volta la Fiorentina
Soltanto qualche mese fa la Fiorentina di Vincenzo Italiano incantava il pubblico viola e tutti gli sportivi d’Italia giocando un calcio piacevole con contenuti tecnici nuovi e spregiudicati. Le azioni erano fluide e partecipate e molti giocatori sembravano letteralmente trasformati rispetto alle stagioni precedenti.
Il credo tattico dell’allenatore (4-3-3) veniva esaltato da una buona difesa, da un centrocampo rapido e immediato (merito soprattutto di Torreira), da un attacco con un esterno importante (Gonzalez) e sopratutto con una punta centrale (Vlahovic) destinata a diventare uno degli attaccanti più importanti a livello europeo.
Ad inizio della stagione in corso era doveroso migliorare la squadra proseguendo il percorso di crescita avviato. Purtroppo dopo diverse partite di campionato disputate possiamo affermare che sono stati commessi errori nella valutazioni di alcuni giocatori con l’aggravante che i molti impegni hanno sollecitato la tenuta fisica degli atleti e si sono moltiplicati gli infortuni.
Anche l’allenatore abituato a allenare giorno dopo giorno inculcando in modo ossessivo il proprio credo nella testa dei giocatori a causa degli impegni ravvicinati ha dovuto modificare il proprio modo di lavorare. E così facendo sono venute a mancare in lui delle certezze. Il gioco è diventato prevedibile ma, soprattutto, le difficoltà a segnare sono davvero importanti. E si evidenziano anche i limiti tecnici di diversi giocatori che appaiono involuti e non pronti ad affrontare partite impegnative e ravvicinate (Venuti, Ikonè, Cabral, Mandragora, Saponara).
La partita di Bergamo è lo specchio della stagione: tanta fatica a far gioco davanti, esterni d’attacco con giocate scontate, centravanti non pervenuti e il solito errore in difesa che consente all’avversario di segnare e vincere. Ora la stagione prevede la trasferta in Conference a Edimburgo. Gli scozzesi tecnicamente sono battibili e la Fiorentina dovrà vincere per dare una scossa alla classifica del gironcino. Dopodiché ci sarà l’impegnativa partita al Franchi contro la Lazio. In due partite la Viola si giocherà il destino di tutta la stagione.
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