La Fiorentina vince a Bergamo (non accadeva da diverse stagioni) e diventa la sorpresa positiva di quest’inizio campionato. Il risultato è importantissimo perchè gratifica il gruppo viola e mette entusiasmo e positività. È una vittoria, soprattutto, di un uomo, mister Italiano, che, pur schierando dieci interpreti della scorsa stagione più Torreira, ha completamente stravolto l’approccio tecnico, tattico e mentale della Viola. La Fiorentina è una squadra che corre facendo pressing alto (i primi difensori sono gli attaccanti), è alta sulle fasce e corta e applicata a centrocampo e in difesa. Fa gioco, contrasta, resiste e soffre.
Fa piacere vedere un gruppo che pare unito e concentrato con una formazione iniziale che ha tenuto conto del lavoro settimanale inserendo tra i titiloari Duncan e Terracciano: in questo modo tutti i calciatori sono protagonisti ed essenziali. È da sottolineare anche la rinascita calcistica di Callejón (anche da me considerato l’anno scorso un ex calciatore) e poter apprezzare la convinzione e sicurezza di MIlenkovic, Bonaventura e anche Biraghi. E, ultima considerazione, davanti Vlahovic si conferma leader vero e atleta completo perché tirare due rigori vincenti in uno stadio importante come quello di Bergamo non è mai facile.
La vittoria, infine, ha un sapore dolcissimo perché ottenuta al cospetto di mister Gasperini che non riesce mai a tenere un comportamento professionalmente entro certi limiti. È evidente che il match con la Fiorentina è stimolante oltre misura per il tecnico lombardo ma anche ieri certi atteggiamenti e certe dichiarazioni sono apparse davvero fuori luogo. Anche per questo con gioia scrivo: che bellezza.