Mai frase di Joe Barone fu più precisa. Parlare dopo una vittoria è facile, ma questa frase il direttore generale, nonché braccio armato del dottor Commisso, l’ha pronunciata prima del fischio d’inizio di sabato scorso a Genova. Chi saranno costoro? Forse l’inquieto Sofyan (Amrabat), l’ombroso Luka (Jovic) e lo svagato Martinez Quarta? Lo cominciamo a capire dalla lista che è stata consegnata alla UEFA per le due partite di playoff contro il Rapid.
Sono esclusi, infatti, Barak e Castrovilli che, con i loro problemi, non possono scendere in campo, poi Jovic e Kokorin, con quest’ultimo che cullava l’idea di giocarsi un posto fra gli undici di Italiano. Luka lo vedo sulla strada di Belgrado, pronto per giocare al Marakana nelle file della Stella Rossa. Non c’è Kayode ma, non vi preoccupate, la lista Under 21 è aggiornabile partita per partita, fino all’inizio dei gironi, perchè l’afro-piemontese è un 2004 e quelli di quella età si possono aggiungere senza limiti.
L’importante è che, a questo punto, chi non sente la Fiorentina come una top team (forse Sofy?) lo dica, perché, per quanto mi riguarda, la risposta è semplice: quella è la porta e per i soldi ci possiamo trovare d’accordo, anche se, si ricordino lor signori, siamo una bottega cara.
Intanto gli altri si godono il Viola Park, aspettano le turnazioni fisiologiche che ci impone il calendario da circa 60 partite l’anno (speriamo), lavorano con tranquillità al motto di “noi siamo la Fiorentina”.
Siparietto finale (da sorriderci sopra). Il piccolo Sasha (Kokorin), pur di giocare, è pronto a cedere per una maglia da titolare il suo prezioso zainetto ultima moda di Louis Vuitton ma… Il mister gli risponderebbe: «Sasha, dimmi chi dovrei levare per farti giocare: Johnny (Ikoné) l’ho già levato. Ecco, se fossi stato mancino ti avrei potuto mettere in difesa, me ne manca uno proprio lì, ma è questione di giorni e saremo a posto anche in quel reparto. Se non hai furia, a gennaio c’è la Coppa d’Africa e “la bestia” ci mancherà in qualche partita. Dai, preparati perché quest’anno ci si diverte». Allora Sasha, mentre va nella sua cameretta super lusso al Park, manda un sms ai suoi amici e li informa che non può andare a cena al “Fortino” (dei Marmi). La mattina dopo si deve alzare presto, c’è palestra e non si sa mai che domenica gli tocchi giocare contro il Lecce…