Pomeriggio grigio alla stadio Franchi, all’ora di pranzo è piovuto forte e il campo è umido e insidioso. Non ci sono Bonaventura, problema alla caviglia e Nzola che non vanno neanche in panchina. Subito un brivido per i tifosi viola al 4′. Una punizione di Kalvach attraversa tutta l’area di rigore, si avventa Hranac, la palla esce di un soffio. La Fiorentina risponde un minuto dopo con Kouamé, dalla sinistra mette un pallone rasoterra su cui si avventa Belotti, il suo tiro però si infrange sul corpo del fortunato portiere Jedlicka. Sul proseguimento dell’azione un colpo di testa di Kouamé impegna ancora il portiere ceco.
Pilzen con tutti dietro la linea della palla e al limite dell’area c’è un muro di maglie bianche che aspetta gli attacchi della Fiorentina. Al 17′ bella transizione viola dopo un rinvio di Terracciano, Nico prima e Belotti poi mettono Beltran al limite dell’area, che però strozza il tiro che termina tra le mani di Jedlicka. La palla è sempre nei piedi dei viola, ma la difesa del Viktoria non lascia tiri facili come al 22″ quando Nico riesce solo ad impegnare il portiere avversario che blocca. Al 29′ la Fiorentina regala un’azione stupenda che, dopo un assist di Dodo porta Kouamé a due passi da Jedlicka che fa il miracolo, sull’angolo susseguente Belotti con un colpo di testa prende il palo, la Fiorentina non è certo fortunata.
Al 44′ ancora un legno: palla filtrante per Kouamé che tira forte, ma il pallone si infrange sulla traversa, sul proseguimento un intervento scomposto su Nico è fuori area, per l’arbitro Manzano non è neanche punizione. Al 47′ un’azione perfetta con Mandragora che serve Nico, tiro a botta sicura ma Cadu devia in angolo. Finisce il primo tempo sullo 0-0, incredibile ma è cosi, nonostante le 5 occasioni nitide da goal create dalla Fiorentina.
Si riparte con gli stessi 22 in campo, la squadra in maglia bianca alza di poco il baricentro e a centrocampo cominciano i duelli “rusticani”, il pressing viola però c’è ancora, anche se non ottiene risultati tangibili. Al 55′ Mandragora su una sponda di Belotti è quasi costretto ad una difficilissima rovesciata che va di poco alta. Prima mossa dell’allenatore ceco Koubek, che sostituisce Vydra con Kliment, al 59′ arriva il primo calcio d’angolo per la squadra Ceca ma non succede niente. C’è da annotare al 65 solo un cambio, Lopez per Artur. Gli 11 viola sembrano stanchi e noi tifosi tratteniamo il fiato, Nico in mezzo al campo chiama i compagni ad una maggior velocità, Dodo si crea una traccia e viene steso al limite facendo ammonire Cadu, ma attenzione, c’è una revisione Var, Gil Manzano viene chiamato al monitor e decide, giustamente, per passare all’espulsione diretta.
Minuto 67, Viktoria Plzen in 10 uomini. La punizione di Biraghi sembra bella ma viene deviata da uno dei bestioni messi in barriera. Al 69 c’è un pallone invitante per Belotti che si gira subito ma viene murato in angolo. Al 73′ Reznik ammonito per un fallo su Nico, un minuto dopo per i Viola esce Beltran, al suo posto Barak, la Fiorentina fa girare palla ma il muro di maglie bianche è sempre più difficile da superare. Al 80′ gran cross di Biraghi ma Jemelka anticipa Nico in angolo. La Viola gioca anche con frenesia come al 83′, quando un’ottima palla di Lopez sulla destra per Dodo’ viene sfruttata male dal generoso brasiliano. 87′, doppio cambio per Italiano, esce uno stanchissimo Dodo’ per Faraoni e entra Ikoné per Belotti, Cristian va a fare la punta faro e Nico Gonzalez svarierà in tutto l’attacco, all’89’ Mandragora serve proprio lui che verso la porta manda una cosa che non è né un cross né un tiro.
Biraghi viene beccato ogni volta che tenta un cross, è veramente difficile trovare uno libero in area del Plzen, neanche un rimpallo fortunato nelle tante palle vaganti in area del secondo tempo. 6 di recupero ed entra uno dei tanti Traorè del calcio in vece di Cerv. L’ultima azione è per Mandragora che non la sfrutta bene, è stanchissimo anche lui. Gil Manzano fischia la fine dei 90 minuti, si va ai supplementari. Il primo overtime si gioca sotto la Fiesole e si vede, subito Martinez Quarta, entrato al posto di Mandragora, scaglia un destro maligno che Jedlicka mette in angolo, sul successivo corner finalmente una seconda palla che sorride alla Fiorentina, arriva sul sinistro di Nico Gonzalez che la gira in porta!
Siamo al 93, era l’ora, 1-0. L’arbitro si inventa un giallo per un’esultanza eccessiva, secondo lui. Ora il Viktoria prova a giocare ma, non è facile in 10 contro 11. Nico Gonzalez al 98′ esce, forse anche perché ammonito, ci sono applausi per lui, meritatissimi, mentre entra Sottil. Al 102′ Sottil lancia un contropiede che porta il pallone sui piedi di Kouamé, stanchissimo anche lui, ma è solo corner. 103′, sul 14′ calcio d’angolo Quarta stacca bene, schiaccia ma la palla va sulla base del palo. 2′ di recupero ma non succede niente.
Si parte per il secondo tempo supplementare e dopo un fallo laterale in area viola, la palla finisce sui piedi di Jorko che scatta bene e gestisce meglio il pallone servendo Biraghi solissimo in area: il capitano è freddo e di sinistro trafigge Jedlicka. Minuto 108 e siamo 2-0, la strada per la semifinale è in discesa. Al 114′ la Fiorentina, anche se gioca con il cronometro, non disdegna attaccare verso la porta del migliore in campo, il portiere ceco Jedlicka. Ikoné viene anticipato sul dischetto del rigore. Si sente dalla panchina solo un “Chino vai” ogni volta che il numero 28 prende la palla e la porta avanti. Al minuto 120 non c’è tempo per battere il 20° calcio d’angolo, simbolo della superiorità della Viola, Gil Manzano fischia la fine e la Fiorentina giocherà la semifinale di Conference League contro la vincente di Paok-Brugge. Un obiettivo importante è sempre più che mai vivo, domenica andremo stanchi a Salerno, ma tranquilli e consci del nostro valore. Ci sono ancora in campionato 21 punti da giocare, come ha detto il capitano e il mister, noi siamo la Fiorentina!