Quasi quasi mette più tristezza lo stato della Sampdoria, ultima in classifica che – a differenza della combattiva Cremonese – sembra essersi arresa all’inevitabilità della retrocessione, che allegria il ritorno al successo della Fiorentina.
I viola sono scesi in campo con una formazione rimaneggiata per dare spazio a Cerofolini – che andava provato qualora Terracciano dovesse mancare, a Ranieri – che è stato ancora una volta una sorpresa positiva, a Duncan – che ha giocato bene, e a Jovic – a cui è mancato il gol, ma che che oggi è stato un ottimo pivot (suo l’assist per Dodo sul 2-0).
Dopo una prima mezz’ora in cui la Sampdoria ci ha provato, specie in un’azione di Augello che è stata la fotocopia di uno dei gol del Monza, la Fiorentina ha semplicemente fatto valere il maggiore tasso tecnico, e non c’è stata storia.
Hanno segnato le seconde linee, a riprova che la manovra viola è spesso macchinosa e che gli avversari, davanti a essa, tendono ad arroccarsi. Ma la buona notizia è che gli autori dei gol si chiamano Castrovilli, Dodo, Duncan, Kouame e addirittura Terzic. La Fiorentina, quando assedia l’avversario, ha bisogno di gol che arrivano dai centrocampisti.
Detto questo, oggi il successo è arrivato contro una squadra in disarmo. Giovedì a Salerno sarà molto più dura.