In questa serie di articoli – questo è il primo di tre – illustro, reparto per reparto, le mie opinioni riguardo alle operazioni di calciomercato in entrata (non aspettatevi voti) dell’estate, dopo le prime 5 prestazioni stagionali. Premetto che non giudico i giocatori arrivati, sarebbe troppo presto, ma giudico le operazioni in entrata e la logica di queste, secondo i miei pareri, condivisibili o meno.
Portieri: Terracciano e Christensen
Si poteva fare meglio sul mercato? Magari Christensen ci stupirà durante la stagione, e ce lo auguriamo tutti, ma forse sarebbe stato più accurato ponderare meglio il colpo in porta… In Italia, giocatori come Musso o Perin potevano tranquillamente fare i titolari a Firenze; all’estero Livakovic si era messo in mostra al Mondiale come un discreto e affermato portiere. Oppure Grabara? Nome uscito in estate, ha giocato la Champions, poteva essere una buona opportunità con costi simili a quelli di Christensen.
Ho ancora negli occhi l’incredibile operazione Maignan al Milan, costato poco più di 15 mln, e che adesso è un portiere di livello mondiale, tra i primi 5. Insomma, a parte i nomi di chi poteva essere e non è stato, non c’è stato salto di qualità al momento e non resta che sperare che uno dei due portieri faccia il fenomeno tutta la stagione. Però resta il fatto che probabilmente alla Fiorentina serviva un portiere diverso, un nome diverso, da salto di qualità, un portiere che portasse punti durante la stagione, cosa che al momento non pare esserci stata.
Non critico il giocatore Christensen perché è troppo, troppo presto per poterlo fare, critico la decisione di puntare su un elemento che allo stato attuale è una scommessa, che deve dimostrare di essere superiore a Terracciano, la cui scelta può pagare come no, ed è proprio questo il problema. Inoltre, almeno dalle prime partite, l’alternanza tra i due sembra la regola e, invece, credo che servirebbe più continuità. Servivano certezze.
Difensori centrali: Milenkovic, Ranieri, Quarta, Mina
La coppia centrale titolare pare essere Milenkovic-Ranieri e, a parte la tragica prestazione di San Siro, sembra assortita piuttosto bene. Il problema, per adesso, sono gli altri: Quarta continua a collezionare errori dovuti a disattenzione e mancanza di concentrazione (vedi la partita contro il Lecce), ma siccome in passato ha dimostrato di poter essere un discreto interprete del ruolo, dovrebbe cercare di limitare questi errori che spesso rischiano di costarci caro e, a volte, realmente ci costano caro. Siccome è rimasto, deve essere pronto in caso di forfait dei titolari o di turnover. Forza Chino!
Mina invece non mi convince come operazione: ci sta che sia stato preso per avere un sostituto di Milenkovic con caratteristiche simili, e da questo punto di vista l’operazione ci può stare, i problemi sono altri a mio avviso. È un giocatore che a me impressionò al Mondiale 2018, ma se Barcellona e Everton se ne sono liberati così facilmente (il Barcellona lo ha venduto a 30 mln qualche anno fa) qualche domanda me la faccio. Inoltre non convincono le sue condizioni fisiche e ha giocato pochissimo negli ultimi 2 anni. Ma ormai è stato acquistato, di conseguenza forza Yerry, smentisci tutti!
Io resto dell’idea che la mancata uscita di Quarta abbia bloccato il tanto desiderato centrale mancino, anche per un discorso di liste. Theate o Sutalo mi sarebbero piaciuti, sebbene il secondo sia un destro di piede). Il problema non è tanto nei titolari, ma piuttosto nel fatto che i ricambi si facciano trovare pronti e performino bene. In generale ritengo che i soldi provenienti dalla cessione di Igor potessero essere sfruttati meglio per rinforzare il pacchetto difensivo, piuttosto che andare a prendere un giocatore a parametro zero con tutte le incognite del caso già descritte.
Terzini: Dodo, Kayode, Pierozzi, Biraghi, Parisi
Qua la situazione è più florida: Kayode ha fatto una partita pazzesca a Genova alla prima in Serie A e di Pierozzi molti parlano bene; Parisi è uno dei migliori prospetti in Italia in quel ruolo e ho apprezzato molto il suo acquisto, soprattutto per la lungimiranza (ma perché non gioca?!). In questo momento chi convince meno, paradossalmente, sono i più navigati e affermati Dodo e Biraghi.
Dodo credo vada aspettato perché dovrà entrare in condizione, come buona parte della squadra d’altronde, ma per ora non sembra nemmeno il lontano parente del giocatore ammirato nella seconda parte della scorsa stagione. Soprattutto commette errori simili a quelli dell’anno scorso, come la varie palle perse e qualche disattenzione difensiva…
Per quanto riguarda Biraghi, io non ne sono un grande estimatore, ma anche lui lo vedo fuori condizione e mancante in alcuni momenti in fase difensiva (come purtroppo spesso gli accade), però ne riconosco alcune qualità: più di 10 assist, nella scorsa stagione, non si fanno per caso da terzino, nonostante la qualità dei cross talvolta lasci a desiderare.
Largo ai giovani!
Una risposta
Bravo Dugini concordo