Il look total black con cappellino di Beppe Iachini rappresenta un uomo concreto che ha poca voglia di sbagliare, che non rischia abbinamenti audaci e non si concede fantasie o frivolezze estetiche. Completa il tutto l’inseparabile cappellino che non è indossato per motivi di sponsor ma per problemi di visione ottica. Il tutto si riflette nel gioco che il tecnico marchigiano ha fatto vedere a Firenze e che comunque è stato funzionale a quanto da lui tutti noi tifosi aspettavamo.
Il look grigio birichino di Cesare Prandelli rappresenta un uomo di esperienza, preciso e ordinato, attento agli abbinamenti dove ci si concede con moderazione qualche colore in più e c’è più voglia di osare e azzardare.
Il gioco espresso in questa sua seconda esperienza fiorentina è però poco fantasioso e coraggioso. Mi ricordavo il primo Prandelli con momenti di calcio davvero belli, intensi e appassionati, e molto divertenti. Sicuramente il materiale umano a disposizione è diverso e inferiore tecnicamente a quello di qualche anno, tuttavia c’è bisogno di cambiare passo.
A Roma, contro la Lazio, abbiamo perso ma la squadra mi è parsa un po’ più veloce e nel finale, con due punte in campo, mi è sembrato che occupasse maggiormente la metà campo avversaria. Ci sono stati errori marchiani della difesa (Biraghi, Pezzella, Dragowski) che ci hanno miseramente penalizzato, però Martínez Quarta non mi è dispiaciuto e ho rivisto un po’ più convinto Castrovilli (peccato per l’ammonizione che lo costringerà a saltare il match di domenica). Ripartiamo da queste piccole certezze. Coraggio Cesare!
Una risposta
Bravo Riccardo
Mi è piaciuto il collegamento tra look e personalità che è sicuramente vero in ognuno di noi.
Speriamo che Commisso dia gli strumenti idonei a Cesare per esprimere il calcio che ricordavi tu e che ricordiamo tutti con piacere ma gli interpreti erano molto diversi.
Forza Viola!!