La Fiorentina conquista la fase a gironi della Conference League dopo lo spareggio contro il Twente. Ed è un grande risultato. Per la Viola non era facile, da favorita, incontrare una squadra ostica più avanti con la preparazione, facente parte di un campionato che esprime un calcio moderno e tatticamente evoluto.
Affrontarla in uno stadio anche bello esteticamente pieno di tifosi urlanti con comportamenti anche oltre il corretto tifo. E giocare dopo il match di andata, forte di un buon risultato (2-1) che, però, non garantiva sufficiente sicurezza. Ma la Fiorentina è stata autrice di una buona prova.
In primis comportamentale, stando applicata per 98 minuti con tutti gli interpreti e poi tecnica, stando compatta e chiusa, gestendo le fasi impetuose di attacco del Twente, pronta a ripartire cercando di far goal.
Igor, Amrabat, Ikoné, Milenkovic, Terracciano, Bonaventura sono stati autentici paladini di una battaglia senza esclusione di colpi. Ma anche chi è subentrato (Mandragora, Jovic) ha fatto bene. E si comincia a vedere quel telaio di formazione titolare che fino ad ora abbiamo solo intuito. Quando Dodo e Jovic avranno recuperato la condizione, e con gli inserimenti di Barak e il recupero di Castrovilli, il futuro non potrà che essere roseo.
Ora godiamoci la qualificazione, aspettando i sorteggi per il girone di Conference.