Il commento
La Fiorentina scende in campo a San Siro con un atteggiamento troppo rinunciatario, imbottita di difensori per arginare la veemenza dell’Inter. Il piano sembra poter funzionare, ma i nerazzurri passano con un gol viziato da un clamoroso errore arbitrale: la palla era nettamente uscita prima del corner da cui nasce l’autogol sfortunato di Pongracic. L’arbitro non è stato certamente uno dei migliori in campo…
Nonostante tutto, la Fiorentina trova il pareggio su rigore con Mandragora e prova a restare in partita. Poi, nella ripresa, il solito errore difensivo e un’uscita a vuoto di De Gea regalano il 2-1 ad Arnautovic. A quel punto Palladino capisce che servono forze fresche e inserisce Zaniolo, Fagioli, Folorunsho e Cataldi, cambiando volto alla squadra. E proprio lì si vede una Fiorentina diversa, più aggressiva, più tecnica e con maggiore personalità.
La sensazione è che questa Fiorentina abbia più potenziale di quello che si sta vedendo in campo. Serve più coraggio nelle scelte e un assetto che sfrutti meglio le qualità dei giocatori offensivi. Gli ultimi venti minuti fanno ben sperare: con un centrocampo più solido e giocatori di qualità negli ultimi metri, la squadra può tornare a fare paura a tutti. Ora Palladino deve decidere: continuare su questa strada troppo prudente o dare una svolta più offensiva alla stagione?
Le pagelle
De Gea – 6 | Incerto. Fa buone parate, ma sbaglia clamorosamente in uscita sul gol di Arnautovic, lasciandosi sorprendere da un pallone che poteva e doveva leggere meglio. Da un portiere del suo livello ci si aspetta più sicurezza.
Dodo – 6 | Vivace. Si propone spesso in avanti e regge il duello con gli esterni nerazzurri. Il cross che porta al rigore nasce da una sua iniziativa. Deve migliorare nelle scelte finali, ma la spinta è sempre importante.
Moreno – 6 | Diligente. Schierato per dare solidità alla difesa, fa il suo senza strafare. Attento in marcatura, limita bene le incursioni avversarie sulla sua fascia, ma in fase di spinta si vede pochissimo. Non commette errori gravi, ma manca di quella personalità e intraprendenza che servirebbe per dare una mano alla squadra nei momenti difficili. Sufficienza stiracchiata, ma ci si aspetta di più .
Pongracic – 5 | Sfortunato e distratto. Sul suo autogol pesa il clamoroso errore arbitrale, ma la reattività è rivedibile. Si fa trovare fuori posizione in alcune circostanze e soffre la pressione dell’Inter. Un passo indietro rispetto alle ultime uscite.
Ranieri – 6,5 | Roccioso. Il migliore della difesa. Lotta su ogni pallone, chiude bene gli spazi e si fa sentire sulle palle alte. Sta diventando un leader silenzioso della retroguardia.
Parisi – 5,5 | In difficoltà . Alterna buoni recuperi a qualche scelta affrettata. Fatica a contenere le discese avversarie e perde un paio di palloni sanguinosi. Ammonito e sostituito. Puó fare molto meglio.
Richardson – 5,5 | Impalpabile. Dovrebbe dare dinamismo e protezione al centrocampo, ma finisce per essere spesso fuori dal gioco. Non riesce mai a dare intensità e lascia troppo spazio agli inserimenti nerazzurri. Un passo indietro dopo la partita di giovedì.
Mandragora – 6,5 | Lucido. Freddo dal dischetto, gestisce i ritmi con intelligenza. Non è un regista puro, ma è l’unico che prova a mettere ordine in una mediana che soffre troppo la pressione interista.
Gosens – 6 | Generoso, ma poco incisivo. Combatte e cerca di spingere quando può , ma viene imbrigliato dalla difesa interista. Suo il colpo di testa che porta al rigore, ma per il resto si vede poco.
Beltran – 5,5 | Evanescente. Corre e si sacrifica, ma non riesce mai a rendersi pericoloso. Troppo poco per un giocatore che dovrebbe essere una delle punte di diamante della squadra.
Kean – 5,5 | Frustrato. Combatte come un leone, ma riceve pochi palloni giocabili. Nervoso, si fa ammonire e non riesce mai a trovare lo spazio giusto. La voglia c’è, ma servirebbe più concretezza.
Folorunsho – 6,5 | Energico. Entra e cambia il volto del centrocampo. Recupera palloni, pressa e si inserisce. Deve essere un titolare fisso.
Cataldi – 6,5 | Ordinato e prezioso. Dà equilibrio e pulizia alla manovra. La Fiorentina con lui in campo sembra più solida e compatta. Giocatore fondamentale per il prosieguo della stagione.
Zaniolo – 6 | Talento a intermittenza. Mostra qualche lampo della sua qualità , ma si intestardisce troppo in giocate personali. Se trova la giusta continuità puó essere un’arma letale.
Fagioli – 6 | Preciso. Gestisce bene i palloni che tocca e da fluidità alla manovra. Merita più spazio nelle prossime partite.
Albert Gudmundsson – 5,5 | Spento. Doveva essere uno degli uomini chiave per accendere la manovra offensiva negli ultimi minuti, ma è rimasto ai margini della partita. Pochi spunti, poco coinvolgimento e palloni persi. Qualche buona iniziativa quando ha più spazio, ma mai incisivo. Da un giocatore del suo talento ci si aspetta molto di più . Deve prendersi più responsabilità e dimostrare di essere decisivo anche nelle sfide difficili e deve saper incidere anche nei pochi minuti che ha a disposizione.
Palladino – 5,5 | Troppo prudente, ma sveglio nei cambi. Imposta la partita sulla difensiva e la squadra soffre troppo. Poi, quando si decide a cambiare e inserisce forze fresche, la Fiorentina diventa un’altra squadra. I nuovi acquisti hanno dimostrato di poter alzare il livello, ora sta a lui capire che questa squadra può e deve osare di più.