Partiamo subito con il dire che perdere al 91’ all’Allianz Stadium fa male. Fa male perché comunque non lo hai meritato. Fa male perché forse potevi gestire meglio le sostituzioni, con il senno di poi ovviamente. Fa male perché 11 contro 11 te la sei giocata alla pari, giocando meglio della Juventus che, effettivamente, é sembrata essere non in un grande momento. Fa male perché, forse, una punta di riserva sarebbe servita.
Fatta questa premessa non possiamo non evidenziare che la Fiorentina è andata in casa della Juventus con lo spirito giusto, per giocare e vincere. Ha imposto il proprio gioco ed è sembrata sempre più matura. Si vede che ha acquisito sicurezza e mentalità. Si esce sconfitti ma a testa alta (e lo si è visto dall’esultanza degli juventini a fine partita). Se l’erano vista brutta e solo grazie ad una giocata del subentrante Cuadrado e ad un’inadeguata copertura (l’ennesima purtroppo) del capitano viola, la Juve ha portato a casa il risultato pieno.
La sconfitta della Fiorentina, a mio parere, è colpa di:
- dell’espulsione di Milenkovic: restare in 10 ha cambiato la partita;
- le sostituzioni: Milenkovic, purtroppo ma lo sappiamo, non riesce sempre a controllarsi nelle entrate (e spesso accade in una zona di campo dove un fallo del genere é del tutto inutile). Ma ciò è noto e in quel momento (pur con dispiacere perché era indubbiamente uno dei migliori in campo) andava sostituito. Peraltro con l’altro compagno di reparto già ammonito. Probabilmente anche la sostituzione di Torreira ha eliminato qualche certezza in un momento già complicato, soprattutto per i difensori che in lui trovano sempre un uomo libero che raramente perde la palla (contrariamente a Amrabat).
I più e i meno
I più – M. Quarta. É indubbiamente l’uomo che ha avuto la crescita più importante. Sicuro nella marcatura e nell’anticipo, é anche colui dal quale riparte spesso l’azione di gioco. E non disdegna le il tiro o il colpo di testa. Senza contare le diagonali difensive fatte per chiudere situazioni pericolose che si erano venute a creare.
E, non da ultimo, ha una potenza fisica che lo porta a vincere spesso i duelli.
Milenkovic. Nonostante l’espulsione che gli toglierebbe il diritto a stare tra I PIÙ del match, lo voglio inserire perché, effettivamente – assieme a Quarta – ha creato davvero un’ottima coppia di centrali. Ovviamente, fino all’espulsione, partita quasi perfetta.
Torreira. Metronomo dai grandi piedi. Per alcuni aspetti assomiglia davvero a Pizarro. Talvolta sembra non esserci ma é sempre presente. Utile sia per i difensori che per i compagni di reparto che trovano in lui una certezza. Fondamentale.
Callejon. Questa volta si é rivisto a tratti il Callejon che conosciamo. Tutta fascia, tatticamente impeccabile e sempre propositivo. Forse ancora non viene servito al meglio ma, assieme ad Odriozola, ha creato non pochi problemi sulla fascia alla Juve.
Saponata. Meno incisivo di altre volte ma è sempre un piacere vederlo nelle sortite palla al piede o nelle aperture o cambi di gioco.
I meno – Biraghi. Purtroppo è dalla sua parte che nascono il gol di Cuadrado e, praticamente nello stesso modo, la traversa di Chiesa. Certamente non sono giocatori facili ma la partita è stata decisa lì. Peccato perché in avanti è stato propositivo ma a lui si chiede soprattutto di evitare incertezze difensive e, purtroppo, queste succedono spesso.
Italiano. Voglio mettere il mister tra I meno perché avrebbe potuto gestire meglio sia la fase delle ammonizioni sia quella delle sostituzioni. Sul come ha preparato la partita, invece, nulla da dire.
I subentrati Amrabat, Sottil, Igor e Duncan non incidono, anzi, contribuiscono alla debacle dei minuti finali.
In conclusione
Prendiamo l’aspettò positivo. Oggi abbiamo una squadra che va a Torino e gioca alla pari e, anzi, in 11 contro 11 fa lei il gioco. Ritengo di poter dire che quanto visto contro la Juventus fa capire che questa squadra é matura, dal punto di vista del gioco, per fare il salto di qualità. Occorre tenere questa posizione fino a gennaio e sperare che la proprietà faccia gli acquisti giusti per un girone di ritorno all’altezza e che possa far togliere delle soddisfazioni a squadra e tifosi. Un terzino sinistro, un giocatore di fascia e 2 punte, se andrà via Vlahovic. Siamo arrabbiati. Perdere così con la Juventus fa male ma, probabilmente, questa partita potrà dare consapevolezza nei propri mezzi e far accrescere la maturità di tutta la squadra.