All’ex Dacia Arena la Fiorentina, reduce dal pareggio ottenuto a Genk, affronta l’Udinese con l’obiettivo di restare agganciata alla parte alta della classifica. Senza Gonzalez, rimasto a Firenze per smaltire la botta rimediata in Belgio, Italiano si affida a Kouamé, sceglie di far rifiatare Milenkovic schierando Martinez Quarta e Ranieri al centro della difesa e fa debuttare Lopez in regia. Davanti c’è Bonaventura alle spalle di Nzola.
L’avvio è pessimo per la Viola, costretta a subire le incursioni dei friulani. Terracciano è subito protagonista, quando al primo minuto si oppone a Thauvin e al terzo para sulla conclusione di Samardzic. Subito dopo Dodo si fa male da solo, Samardzic ne approfitta e crossa per Lucca, chiuso da Martinez Quarta. Entra Kayode quando siamo solo al 6′. L’Udinese insiste, la Viola traballa ma resiste e deve ringraziare ancora una volta Terracciano, quando al 21′ devia di piede il tiro di Thauvin, lasciato solo in area.
Al 28′ la Fiorentina riesce ad affondare, traversone di Kayode e testa di Kouamé con palla a lato. L’Udinese rallenta, ai nostri va bene così. Anzi, va benissimo perché Bonaventura intuisce lo scatto di Martinez Quarta che addomestica il pallone e segna sul palo opposto. È il trentaduesimo e la gara cambia sull’unica conclusione viola nello specchio. La partita si inasprisce un po’, i padroni di casa non fanno complimenti e giocano duro. Prima dell’intervallo ancora un lampo dell’Udinese con Kamara.
La Fiorentina torna in campo cercando di gestire, i padroni di casa si riaffacciano molto pericolosamente in area viola al 65′ con Lucca su assist di Embosele: pallone sull’esterno della rete. Italiano decide di bloccare il match specchiandosi tatticamente e passa al 3-5-2 inserendo Milenkovic e Beltran per Brekalo e Kouamé. Poi entrano Arthur e Duncan al posto di Lopez e Mandragora. Ma è di nuovo l’Udinese a impensierire: al 72′, al 76′ e al 79′ Terracciano risponde a Lovric, Ebosele e ancora a Lovric, meritandosi il titolo di migliore in campo.
Da qui al termine la partita diventa frammentata, vengono commessi falli da una parte e dall’altra. La Fiorentina dà la sensazione di voler aspettare il novantesimo perché sembra rinunciare alla manovra preferendo palleggiare il più lontano possibile, ossia vicino alle bandierine per guadagnare secondi preziosi. È pura melina. Ma non è finita. Al secondo di recupero Duncan decide di affondare, crossa e la palla finisce a Bonaventura che raddoppia e chiude: finisce 0-2, vittoria onestamente non così meritata ma sono tre punti importanti, conquistati in trasferta su un campo insidioso e dopo la fatica di giovedì in Conference. La Fiorentina aggancia la Juve a 10 punti e si colloca al quinto posto.
Udinese (3-5-2): Silvestri; Perez; Bijol, Kristensen; Festy, Samardzic (83′ Pafundi), Walace (75′ Pereyra), Payero (63′ Lovric), Kamara (74′ Zemura); Thauvin (63′ Success), Lucca. A disposizione: Okoye, Malusà, Guessand, Zarraga, Quina, Ferreira, Aké, Tikvic, Camarà. Allenatore: A.Sottil.
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Dodo (6′ Kayode), Martinez Quarta, Ranieri, Biraghi; Lopez (75′ Arthur), Mandragora (75′ Duncan); Brekalo (66′ Milenkovic), Bonaventura, Kouamé (65′ Beltran); Nzola. Allenatore: Italiano.
A disposizione: Martinelli; Comuzzo, Parisi; Amatucci, Barak, Infantino; Ikoné, R. Sottil.
Arbitro: Chiffi.
Assistenti: Margani, Ceccon.
Quarto uomo: Prontera.
VAR: Serra.
AVAR: Fabbri.
Marcatori: 32′ Martinez Quarta (F), 90+3′ Bonaventura (F).
Ammonito: Ranieri (F).