Terracciano: 6,5 – Si fa trovare pronto sulle conclusioni di Zielinski e Fabian Ruiz, para il rigore di Insigne ma nulla può sulla sua respinta. Salvato da due pali, incolpevole sul gol del raddoppio partenopeo.
Milenkovic: 5 – Discreto primo tempo, poi l’ingenuità che costa il penalty: deve capire che col Var non c’è scampo, non ci si aggrappa alle maglie degli avversari, soprattutto nella propria area di rigore.
Pezzella: 6 – Siamo probabilmente ai saluti, visto che anche lui ha rimediato un giallo e salterà la prossima (e ultima) partita. Oggi, comunque, ha guadagnato la sufficienza.
Cáceres: 6 – Ha il suo da fare perché Politano si muove parecchio sulla fascia e tenta spesso l’affondo. In qualche modo se la cava, anche se con qualche affanno.
Venuti: 5,5 – Qualche sprazzo interessante, va meglio in fase di spinta che a sostegno della difesa.
Bonaventura: 5,5 – Si sacrifica in copertura, si nota poco davanti, salvo una conclusione terminata alta da buona posizione.
Pulgar: 6 – Senza infamia e senza lode, cerca di chiudere gli spazi nella zona di sua competenza e, a tratti, gli riesce.
Castrovilli: 5 – Che non fosse in giornata lo si nota fin dalle prime battute. Fondamentalmente deve agire nelle retrovie, perché il Napoli fa possesso e fa arretrare la Viola.
Biraghi: 5,5 – Qualche buon affondo ma anche tanta sofferenza per contenere gli avversari che, sulla sua corsia, trovano ispirazione.
Ribery: 6 – Luci, anzi lampi e ombre. Pazzesco quando si libera di tre-quattro avversari, presentandosi al tiro (murato), incomprensibile quando sbaglia passaggi quasi elementari…
Vlahovic: 6 – Lotta come sempre, tiene palla e fa salire i suoi. Bello il gol di testa, peccato fosse in fuorigioco. Il ragazzo è comunque in fase ascendente, così come la sua valutazione.
Callejon: s.v.
Igor: s.v.
Eysseric: s.v.
Iachini: 6 – Merita la sufficienza quantomeno per aver provato a contrastare il Napoli (venuto a Firenze per vincere): schiera, appunto, l’undici titolare, salvo Terracciano al posto dell’acciaccato Dragowski che – seppur in panchina – si becca un rosso diretto per proteste. Stessa formula, 3-5-2, pallino del gioco agli avversari, ma pronti alle ripartenze. Il Napoli fatica a creare occasioni, solo su punizione si rende pericoloso nei primi 45′ (Insigne colpisce l’incrocio dei pali). Nella ripresa, però, la musica cambia: Milenkovic regala un rigore, il Napoli ringrazia e poco dopo fa il bis e si porta a casa i tre punti.