Il commento
La Fiorentina non gira più. A San Siro arriva un’altra sconfitta — l’ennesima — dopo una partita che sembrava in controllo e invece si è spenta sul più bello. Il gol di Gosens aveva illuso, ma il Milan ha ribaltato tutto con Leao e un rigore generoso concesso dal VAR nel finale.
Il problema, però, va oltre il risultato: questa squadra è spenta dentro.
Non c’è un’anima, non c’è una guida vera, e — cosa ancora più grave — non c’è una società presente che dia una direzione chiara. Pioli sembra ormai compassato, quasi rassegnato, incapace di dare un segnale.
E in mezzo al campo manca completamente un leader: nessuno che sappia caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti decisivi.
Troppi dubbi, poche certezze, e una sensazione generale di smarrimento.
La Fiorentina è in crisi profonda e non bastano più le scuse. Serve una scossa, forte e immediata. O il rischio è di affondare nel grigiore dell’anonimato.
Le pagelle
De Gea – 6 | Presente. Non può nulla sui gol di Leao, evita il tracollo su Gimenez con una grande parata in tuffo. Affidabile ma non risolutivo.
Dodò – 5,5 | Altalenante. Alterna buone chiusure a momenti di distrazione. Ci prova anche in avanti, ma è sempre impreciso nell’ultimo passaggio.
Pongracic – 5 | Inaffidabile. Il solito di sempre: alterna uscite palla al piede da applausi a errori da principiante che fanno tremare la difesa. Non dà mai sicurezza, e in una serata così si sente tutta la sua discontinuità.
Pablo Marí – 5,5 | Statico. Regge il colpo per un tempo, poi perde lucidità. Su Leao non riesce mai a contenerlo fino in fondo.
Ranieri – 5 | Nervoso. Si fa ammonire per proteste, fatica a mantenere la posizione e sbaglia qualche uscita di troppo. Chiude con poca lucidità.
Gosens – 6,5 | Concreto. Il migliore dei viola. Segna il gol del vantaggio da vero opportunista e si fa sentire in fase difensiva. Cala nella ripresa, ma resta tra i pochi a salvarsi.
Mandragoraq – 5,5 | Lento. Tanti palloni gestiti ma poca sostanza. Non riesce mai a dare verticalità né a guidare il pressing.
Nicolussi Caviglia – 5,5 | Timido. Alterna qualche idea interessante a lunghi momenti di anonimato. Dovrebbe prendersi più responsabilità.
Fazzini – 5,5 | Spento. Primo tempo di sacrificio, ma non incide mai sulla trequarti. Esce senza aver creato nulla.
Kean – 6 | Volenteroso. Lotta, si muove tanto e crea spazi. Ma resta isolato e riceve pochi palloni giocabili. Sente la mancanza di un partner d’attacco vero.
Subentrati
Parisi – 4,5 | Ingenuo. Causa il rigore del 2-1 con un intervento scomposto su Gimenez. Pesa tantissimo sull’esito finale.
Gudmundsson – 5,5 | Impalpabile. Entra per dare vivacità, ma non si accende mai. Nessun guizzo degno del suo talento.
Piccoli – 5,5 | Invisibile. Fatica a trovare posizione e palloni utili. Non riesce a dare peso all’attacco.
Sohm – 6 | Ordinato. Entra con il giusto atteggiamento e mette un po’ di muscoli in mezzo al campo, ma non cambia la partita.
Dzeko – 5,5 | Spento. Pochi minuti, nessun pallone davvero utile. Non riesce a farsi sentire.
Allenatore
Pioli – 4,5 | In discussione. Dopo l’ennesimo risultato negativo (vero, a San Siro contro il Milan) non si può più evitare di parlarne. Troppi punti persi, poco gioco e — cosa ancor più grave — nessuna traccia di un progetto chiaro. La squadra sembra spenta, senza idee e senza convinzione. Forse è arrivato il momento di trovare una soluzione, perché così non si va lontano
2 risposte
Buongiorno, sull’analisi in generale sono d’accordo. Ma sulla partita con il Milan c’è un’ evidente errore di de Gea su un tiretto di Leao da fuori area. Inoltre un rigore inesistente. Rigore per il Milan! Ricordate lo slogan del dopo Milan Siena che ci costò caro? Se oltre alla poca condizione atletica, alla pochezza degli acquisti che son costati un patrimonio, alla scarsa condizione dei Senatori, ci metti anche gli arbitri… allo ra si rischia grosso! Un Saluto..
Antonio
Purtroppo, come si dice, la fortuna é cieca mentre la sfortuna ci vede benissimo. Se non fai un tiro in porta (perché il gol é quasi un autogol) alla fine a Milano contro il Milan il gol lo prendi. Troppo rinunciatari, poca personalità e un allenatore che ad oggi non é riuscito a dare né un gioco né una scossa.