Terracciano: 6,5 – Si giudica solo per come dà sicurezza al reparto difensivo e non per le parate (una sola su Nzola e a gioco fermo) ma per il lavoro svolto con i piedi.
Venuti: 6,5 – Buona prova a coprire la corsia di destra spingendosi spesso fino all’area avversaria, colmando anche qualche vuoto lasciato da Sottil. Rimedia un giallo nella ripresa prima di lasciare il campo.
Dal 14′ s.t. Odriozola: 7 – Entra quando la partita è già in mano alla Fiorentina, tuttavia riesce a lasciare il segno con una prestazione ottima, fatta di spunti in velocità e condita da un assist al bacio per Vlahovic.
Milenkovic: 6,5 – Non ha problemi a marcare l’avversario, semmai ha qualche difficoltà, soprattutto nel primo tempo, nel far ripartire l’azione con i tempi giusti.
Martínez Quarta: 6 – Il peggiore – per così dire – della difesa. Come Milenkovic, fa fatica nell’impostare; rimedia il giallo (ancora una volta) per troppa irruenza. Comunque sufficiente.
Dal 30′ s.t. Igor: s.v.
Biraghi: 6,5 – Bene sia nella fase difensiva che in quella offensiva; ottima copertura nelle diagonali e traversoni interessanti. Anche oggi, da buon capitano, protegge DV9 dopo un battibecco con gli avversari.
Bonaventura: 7 – Parte piano ma cresce col trascorrere dei minuti facendosi notare anche a supporto della difesa.
Torreira: 7 – Prende la squadra per mano dando al centrocampo i giusti tempi e ritmi di gioco. Indispensabile.
Dal 30′ s.t. Amrabat: s.v.
Castrovilli: 7 – Poco più di un’ora per la mezzala che, dopo l’infortunio, deve ritrovare il minutaggio. Una mezzora pregevole, è lui l’uomo che crea più problemi allo Spezia. Se non fosse per il Var avrebbe conquistato un rigore a me parso netto.
Dal 23′ s.t. Maleh: 6 – Pressa ma non concretizza un paio di buone azioni, prende un giallo. Senza infamia e senza lode.
Sottil: 5,5 – A parte una conclusione respinta da Provedel, il ragazzo non riesce ad entrare in partita: non salta l’uomo, né pare avere feeling con i compagni. Situazione da capire.
Dal 33′ s.t. Callejón: 6,5 – Un’altra cosa rispetto a Sottil e rispetto alle precedenti apparizioni. Suo l’assist per il terzo gol.
Vlahovic: 8 – Sterile nella prima mezzora, poi il rigore (realizzato) che spacca la partita e lancia il serbo verso la seconda tripletta in Serie A. Certo, l’avversario non era granché, ma oggi la differenza l’ha fatta lui. Fa un po’ rabbia pensare che questo giocatore non sarà più viola. Meglio non pensarci!
Saponara: 7 – Solo un paio di palloni sciupati, per il resto ancora un match positivo, condito da preziosismi strappa applausi.
Italiano: 7 – Non era facile giocare (e vincere) contro il passato. Soprattutto quando si tratta di un passato recente. La Fiorentina sembra non trovare il ritmo, è lenta e le idee non ci sono. La manovra è farraginosa e ricorda le gare scialbe della scorsa stagione. Ma alla mezzora i viola si svegliano e iniziano a mettere in difficoltà lo Spezia verticalizzando e aumentando i giri. Ci sarebbe un rigore (fallo su Castrovilli) diversamente giudicato dal Var che, poco dopo, chiama l’arbitro Giua a valutare un tocco di mano di Gyasi: nonostante una trattenuta di Milenkovic viene assegnato il penalty e da lì – come accaduto una settimana fa col Cagliari – la gara svolta a favore di Dusan e compagni. Il serbo stavolta va sul dischetto, trasforma e alla fine ne segna tre, si porta a casa il pallone così come a Benevento la passata stagione. Va detto che sul 3-0 la squadra non si rilassa e cerca fino al termine di arricchire il punteggio.