La partita con lo Spezia conferma i pregi e i limiti della Fiorentina. Oggi, ovviamente, nulla da dire ma lo Spezia è effettivamente poca cosa. Tenta solo nei primi 15 minuti di impensierire la retroguardia della Fiorentina con qualche lancio lungo sulle punte ma la coppia dei centrali Viola non lascia scampo. La Fiorentina è una squadra che quest’anno, grazie al gioco (finalmente), non ha grandi problemi con le piccole e 9 volte su 10 riesce a fare risultato pieno. L’anno scorso anche partite come quella di oggi potevano essere a rischio.
Il problema, oggi, si pone con le grandi che, grazie a difese più forti e meglio organizzate, rendono sterile il gioco d’attacco della Fiorentina e, spesso, riescono a colpire grazie a giocatori di caratura ed esperienza diverse.
Il limite (in parte visto anche oggi) riguarda la sterilità degli altri due interpreti del tridente Viola (Callejon, quando parte titolare, e Sottil). Valutazione a parte merita Saponara, la migliore scoperta di quest’anno, che appare l’unico che possa innescare Vlahovic, senza contare Gonzalez ovviamente. Gonzalez appare indispensabile a questo tridente e agli schemi d’attacco viola e questo perché determina e garantisce, negli ultimi metri, quella imprevedibilità alla manovra della Fiorentina che, altrimenti, con le grandi diventa sterile.
I più e i meno
I più: Vlahovic, centravanti vero e moderno che protegge palla, fa salire la squadra e segna tre gol. Nulla da dire. Partita perfetta. Saponara. Ancora sugli scudi, da titolare. Nei primi minuti è l’unico che si prende la responsabilità di saltare l’uomo e creare la superiorità numerica. Entra in quasi tutte le azioni da gol. Si vede che ha fiducia. Torreira, due spanne sopra tutti nel centrocampo. Disegna geometrie e non butta mai via la palla. Si fa trovare in due occasioni di ripartenza come uomo più avanti con uno stop di pregevole fattura. Insostituibile. Una menzione anche a Milenkovic e Quarta che non hanno concesso nulla o quasi. Sempre maggior intesa tra quella che appare oramai la coppia di centrali titolare nella difesa Viola.
I meno: Sottil. Dispiace dirlo ma non incide mai ed oggi sarebbe dovuta essere la sua partita. Punta raramente l’uomo e quando lo fa non passa. Da aspettare (?); Castrovilli, non è ancora al meglio e si vede. Ha voglia ma ancora le scelte fatte non incidono. Fa minutaggio. Lo aspettiamo perché da lui ci si aspetta altro.
In conclusione
Italiano appare oggi il più grande acquisto. Ha dato in poco tempo una fisionomia di gioco ad una squadra che, con gli stessi uomini (o quasi), l’anno scorso arrancava anche con le piccole. Vorremmo vederlo con gli interpreti giusti al posto di alcuni uomini oggi non adeguati per attaccare posizioni in classifica più alte delle attuali.
Sabato c’è la Juventus a Torino che viene da due sconfitte con Sassuolo e Verona e non può permettersi di perdere la terza partita consecutiva. La Fiorentina potrebbe non aver nulla da perdere se non vincere e spingere in una crisi più profonda la vecchia signora.