Il commento
La Fiorentina supera senza troppi affanni i modesti gallesi del The New Saints, ma ci mette più tempo del previsto a sbloccare la partita. Servono i cambi nella ripresa per dare un po’ di vivacità e qualità al gioco viola, che non entusiasma, ma basta per portare a casa la vittoria. Ikoné finalmente si distingue per l’intraprendenza, mentre Kean entra e chiude i giochi. Una vittoria che lascia spazio a qualche riflessione, ma anche a sorrisi per i tre punti.
Le pagelle
Terracciano 6 – Un po’ come stare in panchina ma con i guanti addosso. Mai impegnato seriamente. Riposato.
Kayode 5,5 – La fascia era tutta sua, peccato non se ne sia accorto. Non ha demeritato ma contro una squadra del genere si pretende di più. Inespresso.
Dal 58′ Dodò 6,5 – Entra e fa sembrare Kayode ancora più distratto. Cross, corsa e grinta. Uomo in più. Elettrico.
Moreno 6 – Con gli avversari a fare da spettatori, anche lui si adegua. Fa il minimo sindacale. Disinvolto.
Biraghi 6 – Comanda la difesa senza problemi, ma con un avversario come questo era come giocare a briscola. Sereno.
Parisi 5,5 – Qualche sbandata qua e là. Se continua così, rischia di diventare l’uomo giusto… per l’Empoli. Sbiadito.
Mandragora 6 – Ci mette il cuore e pure la gamba, peccato che quest’ultima lo tradisca sull’incrocio. Contro i modesti avversari sembra un giocatore di livello superiore. Sfortunato.
Dal 46′ Richardson 6 – Gioca con eleganza, ma a volte sembra in modalità slow motion. Sofisticato.
Adli 7 – Invisibile per 60 minuti, poi si risveglia giusto in tempo per segnare e risolvere la partita. Determinante e illuminante.
Ikoné 6,5 – Finalmente fa quello che vogliamo vedere sempre: salta l’uomo, punta l’avversario e crea scompiglio. Se continuasse così, sarebbero applausi ogni partita. Purtroppo gli avversari erano i modesti The New Saints…. Rinato (forse).
Beltran 5 – Se non riesci a segnare contro una squadra che si chiama “The New Saints”, quando lo farai? Imperscrutabile.
Dal 58′ Gudmundsson 6 – Qualche lampo di classe, ma nulla di rivoluzionario. Ma il livello è superiore e si vede. Accademico.
Sottil 5 – Ci si ricorda di lui solo perché lo sostituiscono. Trasparente.
Dal 58′ Kean 6,5 – Entra e segna. C’è chi lavora per il gol e chi, come lui, lo trova per caso. Talismano.
Kouamé 6 – Corre tanto e sbaglia altrettanto. Il suo impegno è innegabile, i risultati meno. Confusionario.
Allenatore Palladino 6 – Cambia tutto nel secondo tempo, giusto in tempo per evitare la figuraccia contro una squadra che sembrava in vacanza. Salvato dai cambi.