Probabile turnover per la prima in Europa di Vincenzo Italiano. Non convocati Igor, Kokorin e Zurkowski, il primo ancora alle prese con problemi fisici, il russo ormai sempre più ai margini della rosa, il polacco uscito malconcio dal match con la Cremonese. Gli altri, salvo novità dell’ultima ora, sarebbero tutti disponibili, Duncan compreso.
Non sarà facile l’inizio di questo percorso internazionale. Non solo perché il Twente è una discreta squadra, ma soprattutto perché siamo in avvio di stagione con una sola gara ufficiale disputata e gambe ancora imballate. L’avversario attualmente è in testa a punteggio pieno nel proprio campionato dopo due gare disputate e ha superato il Cukaricki nei due match del terzo turno di qualificazione in Conference.
Quindi credo che la soluzione sia schierare gli uomini che diano maggiori garanzie in fatto di ritmo e pressing, sfruttando al meglio i tempi delle sostituzioni, preferendo gli elementi con maggiore esperienza in campo internazionale, dove tutto può succedere, a cominciare dagli arbitraggi, spesso diversi da quelli a cui siamo abituati in Italia.
In porta direi Gollini, nonostante i due gol presi dalla Cremonese. Difesa con Dodo e Biraghi sulle corsie e la coppia serba Milenkovic-Nastasic a presidiare il centro area. A centrocampo potrebbe essere il turno di Mandragora, con Amrabat in regia e Bonaventura a dettare l’ultimo passaggio e ad inserirsi da dietro. Nico Gonzalez – che mi piacerebbe vederlo a sinistra – e Kouamé sulle fasce, davanti Jovic.
Cabral partirebbe dalla panchina, pronto a subentrare a Jovic che, non ancora in forma, garantisce al massimo un’ora di gioco. Le prime alternative per modificare o mettere a punto assetto e pressione a gara in corso sono Duncan, Maleh, Sottil, Saponara e Ikoné.
Questa la mia formazione (4-3-3): Gollini; Dodo, Milenkovic, Nastasic, Biraghi; Bonaventura, Amrabat, Mandragora; Kouamé, Jovic, Gonzalez.