La Fiorentina arriva a Marassi con la voglia di continuare la striscia positiva. La formazione è ormai quella che una volta si chiamava titolare. Ci sono solo alcuni cambiamenti fisiologici, dovuti ai provini effettuati prima del match. La novità è Duncan “cagnaccio” in mezzo come ai tempi di Livorno.
Si parte, e subito la Viola sfrutta un bel contropiede lanciato da Kouamé, cambio gioco su Ikoné, che aspetta la sovrapposizione di Dodo, che mette un cioccolatino sui piedi di Bonaventura. Dopo quattro minuti la Fiorentina è già in vantaggio.
Dieci minuti dopo, un bel rinvio di Milenkovic, grazie ad un errore di Aimone, diventa un bellissimo pallone in campo aperto per Ikoné, che si invola verso l’area di rigore, scarta il portiere ma, non fidandosi del suo destro, la mette dentro per Kouamé, che spara addosso all’accorrente Bereszynski. Sembra la solita Fiorentina, e sembra che la legge del calcio sia implacabile. Due minuti dopo la Sampdoria su azione di calcio d’angolo, crea forse l’unica occasione della partita: Colley incredibilmente manda alto di testa.
Alla mezz’ora, l’episodio del calcio di rigore negato: ennesima sgroppata di Kouamé che mette una bella palla per Jovic, Audero esce a valanga, dal vivo è rigore. Ma Marinelli viene convinto ad andare al Var e cambia idea. Sul finire di tempo azione convulsa che porta al tiro Caputo, deviazione di Milenkovic e palla di poco alta.
Il secondo tempo inizia con due cambi: Igor per Quarta e Cabral per Jovic. Il copione è lo stesso del primo tempo; direi che la Fiorentina col passare dei minuti prende sempre più il controllo del gioco e del campo, l’attesa della stoccata per il due a zero.
Dopo una bella combinazione sulla sinistra, Mandragora sul secondo palo pesca Ikoné, che tenta un numero e ottiene un calcio d’angolo. Batte Mandragora, Milenkovic prende l’ascensore, anticipa tutti e insacca. Minuto 58, Sampdoria 0 – Fiorentina 2.
La Viola a questo punto decide di “giocare con il cromotempo”. Ricomincia il suo storico possesso palla, e la fine arriva senza troppi scossoni, nonostante l’ingresso della bestia nera, Quagliarella.
Troppa Fiorentina e poca Sampdoria? Per il momento accontentiamoci, siamo a 16 punti e mercoledì con la Salernitana è una partita che può servire per incrementare il bottino prima della sosta per i mondiali.
Anche oggi tutti sotto il settore ospiti con cori e balli, ci vediamo mercoledì.