Fiorentina-Juventus è da sempre la partita più sentita in assoluto da noi tifosi. E da sempre, per l’occasione, la Curva Fiesole organizza coreografie mozzafiato come, per esempio, l’ultima ammirata con Dante Alighieri protagonista e lo striscione che recitava “Ormai non vò che più favelle, malvagio traditor, ch’a la tua onta, io porterò di te vere novelle”, dedicato al traditore Dusan Vlahovic.
Stasera, invece, niente coreografia. Come annunciato, gli ultras hanno disertato la partita dopo averne richiesto il rinvio per solidarietà alle vittime del nubifragio che ha colpito alcune zone dell’area metropolitana fiorentina. “Non c’è niente da festeggiare. La tragica crisi che ha colpito la nostra città ha messo in ginocchio intere famiglie e avrà delle conseguenze a lungo termine. Per questo avevamo chiesto con un comunicato il rinvio della partita: per rispetto verso chi soffre, per concentrare le energie in maniera propositiva, per non lasciare indietro nessuno”. Una presa di posizione, questa, che rende onore agli ultras viola ma che, purtroppo, non ha avuto l’efficacia sperata, giacché né le istituzioni, né l’organizzatore del torneo hanno raccolto l’assist. Peccato.
Ma veniamo alla partita, quella giocata, davanti al pubblico delle grandi occasioni ma senza la presenza del cuore pulsante della tifoseria. Mister Italiano manda in campo i più in condizione, lasciando in panchina Milenkovic e Bonaventura, con Gonzalez riportato a destra e Kouamé sull’ala opposta. La Viola parte cercando di prendere l’iniziativa, la Juve attende e colpisce al 9′, quando Kostic dalla sinistra approfitta di un’indecisione di Parisi e crossa per Miretti che batte Terracciano sul primo palo. La Fiorentina non ci sta e fa il possibile per recuperare, la Juve, dal canto suo, rimane molto compatta ed è difficile trovare spazi. Fatto sta che, nell’arco dei primi quarantacinque minuti, Szczesny deve intervenire solo su una conclusione da fuori di Gonzalez e una punizione di Biraghi.
Si riparte con Italiano che cambia Beltran con Nzola per cercare di dare più peso davanti. La Viola spinge e lo fa con una notevole intensità ma non riesce a trovare spunti interessanti. Entra anche Bonaventura, il forcing diventa incessante: numerosi i cross verso l’area juventina, puntualmente ribattuti dai centrali bianconeri. Per gli ospiti un’occasione con Chiesa (in fuorigioco) respinta da Terracciano. La Fiorentina riprende ad attaccare e lo fa a testa bassa, ma la Juventus fa muro e copre ogni zona di campo. A parte un tiro dalla distanza di Bonaventura terminato di poco a lato, la Viola non impensierisce. La squadra si allunga, fa fatica a tenere palla a terra, tatticamente pare smarrita. Nel finale esce Ranieri per Mina, come dire la mossa della disperazione che, ahimè, non porta a nulla.
La Juve vince al Franchi e si porta a due punti dalla vetta. Per la Fiorentina è la terza sconfitta consecutiva che la cala all’ottavo posto, dietro al Bologna che sarà di scena al Franchi tra una settimana.
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Parisi, Martinez Quarta, Ranieri (89′ Mina), Biraghi; Arthur (77′ Ikoné), Mandragora; Gonzalez, Barak (60′ Bonaventura), Kouamé (77′ Sottil); Beltran (46′ Nzola). Allenatore: Italiano.
Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani; McKennie, Miretti (61′ Cambiaso), Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa (68′ Milik), Kean (68′ Vlahovic). Allenatore: Allegri.
Marcatore: 10′ Miretti (J).
Ammoniti: Rabiot (J), Kean (J), Gatti (J), Ranieri (F).
Arbitro: Chiffi.
Assistenti: Scatragli, Zingarelli.
Quarto uomo: Ayroldi.
VAR: Marini.
AVAR: Paganessi.