Terracciano: sv – Nulla da fare sulla rete subita, poi non deve fare altro che giocare con i piedi. Non saprei dargli un voto. Meglio così! Fosse sempre così…
Kayode: 7,5 – Sotto gli occhi di Spalletti fa un’ottima partita, condita dal suo primo gol in Serie A, facendosi trovare al posto giusto dopo una bella progressione: tap in e palla sotto la traversa. E dietro non concede nulla.
Milenkovic: 6,5 – È attento, ma anche un po’ incerto quando si tratta di fare ripartire l’azione. Dalle sue parti non è facile passare.
Ranieri: 6,5 – Anche lui dà spessore alla retroguardia e in fase di impostazione è più efficace. Si fa vedere anche in area avversaria e per poco non segna. Peccato per non essere riuscito a chiudere su Luis Alberto.
Biraghi: 6,5 – Lazzeri non è un buon cliente e lui lo sa. Riesce a contenerlo e dà una mano davanti. Alla fine sono 13 i calci d’angolo battuti (direi piuttosto bene, uno ha scheggiato il palo).
Arthur: 7 – Pare trovarsi bene insieme a Bonaventura, tempi e giocate sono quelle giuste. Ci prova dal limite ma calcia centralmente. Sta tornando in forma.
Dal 90′ Lopez: sv.
Bonaventura: 7,5 – Decide la partita insaccando su una respinta corta di Provedel, gioca a tutto campo una delle migliori prestazioni della stagione. Jack è tornato e se dimostrerà costanza potrà puntare l’azzurro.
Gonzalez: 7 – Inizia a carburare dopo un quarto d’ora e colpisce il primo palo. Da quel momento è un buon crescendo sacrificandosi anche in ripiegamento, coprendo le spalle alle avanzate di Kayode. Poi il rigore che sbatte sul palo e un tiro alto di pochissimo. Sfortunato il ragazzo…
Beltran: 7 – Corre tanto, instancabile, pressa e quando vede la porta ci prova. Come in occasione del raddoppio, quando dal limite costringe il portiere alla respinta sui cui è prontissimo Bonaventura. Gli è mancato solo il gol.
Dall’81’ Barak: sv.
Sottil: 6,5 – Qualche guizzo e tanta dedizione quando spesso è dovuto rientrare per dare mano alla squadra. Da segnalare un destro terminato alto e un altro parato da Provedel. Insomma, ha dato il suo contributo.
Dall’85’ Mandragora: sv.
Belotti: 7 – È sempre partecipe delle azioni più pericolose: di testa, da angolo, centra il palo, poi fa l’assist a Kayode. Lotta su ogni pallone per tutti i novanta minuti.
Dal 90′ Nzola: sv.
Italiano: 7,5 – Beh, stasera mi ha convinto. Ha azzeccato tutto. Bonaventura arretrato è parso a suo agio, la squadra è sembrata rigenerata. Quantomeno convinta dei propri mezzi, più in condizione. La Fiorentina ha dominato in lungo e in largo, lo dicono anche i numeri: 22 tiri (7 nello specchio), 4 pali, 13 corner a favore (11 nel primo tempo). E le sostituzioni fatte quando si deve, per portare in porto il risultato. In svantaggio più per merito della Lazio che per demerito della Viola, nell’unica occasione del primo tempo a favore degli ospiti, la Fiorentina è andata al riposo inspiegabilmente sotto. Ma non si è scomposta. Anzi ha continuato a creare occasioni e l’ha vinta nonostante un rigore non trasformato.