La pesante sconfitta col Napoli evidenzia come, quest’anno, velleità bellicose in termini di gioco d’attacco e di proposta sono vietate. Forse Prandelli credeva – dopo giorni di allenamenti insieme e indiscutibili miglioramenti dal punto di vista fisico atletico, mentale e di risultati – di poter schierare una formazione più tecnica con un atteggiamento più sfacciato e offensivo.
Era davvero molto tempo che la Fiorentina non scendeva in campo con due esterni d’attacco, una punta centrale, due esterni di centrocampo offensivi e con solo un centrocampista d’interdizione e tre difensori. Per dieci minuti il gioco viola è stato anche godibile ma è apparso immediatamente precario l’equilibrio tra la fase offensiva e la fase difensiva. E difatti il Napoli è andato a nozze infilando i propri attacchi in modo chirurgico e dopo 35 minuti il risultato era già compromesso.
I difensori sono andati in difficoltà contro i velocissimi attaccanti partenopei anche perchè non protetti dai centrocampisti, mentre gli attaccanti, con Vlahovic in testa, non hanno trovato mai il guizzo vincente.
È chiarissimo dunque che per quest’anno concetti come calcio d’attacco o tridenti sono proprio da accantonare. Capisco Cesare che abbia provato a fare qualcosa di diverso, ma da uomo di calcio saggio e navigato ti invito a tornare a una formazione più equilibrata e se c’è da difendere per 95 minuti, facciamolo senza vergogna: c’è da salvarsi il prima possibile.
A proposito, cara società, lo battiamo un colpo con il mercato in entrata? Mi sembra doveroso intervenire, facciamolo ora, rapidamente, senza aspettare ancora.