Chi si ricorda di un film del 1993 interpretato da Bill Murray il cui titolo originario è Groundhog Day il, il giorno della marmotta, titolo tradotto in italiano in Ricomunico da capo?
Nel film il protagonista rimane in trappolato in un loop temporale( ecco di nuovo la maledizione del loop temporale), in cui ogni mattina trascorre sempre la stessa giornata, e ogni cosa che è accaduta il giorno prima inevitabilmente riaccade nei giorni a venire.
Praticamente la partita di ieri: abbiamo preso tre gol nello stesso identico modo, dagli stessi identici protagonisti: assist di Vignato (mica Iniesta) e gol di Palacio, onesto quarantenne che non segnava da settembre scorso. Proprio come il protagonista del film che ripeteva la stessa giornata all’infinito, noi abbiamo ripetuto gli stessi errori nei 90 minuiti e meno male la partita è durata solo 90 di muniti, altrimenti molto probabilmente ne avremmo preso un altro uguale da li a poco.
Tuttavia il film Fiorentina( un misto tra horror e comico) non è finito in campo, ma è continuato dopo, con le dichiarazione di Iachini post gara; il quale ha definito questi ciclici errori: “piccole sbavature sulle quali ci stiamo lavorando”.
Come ci stiamo lavorando? Mancano 4 giornata alla fine di uno dei campionati più brutti della storia, 15 sconfitte su 34 partite, 57 gol subiti e ci si parla di piccole sbavature su cui stiamo stiamo lavorando? Era meglio il silenzio stampa.
Oggi non voglio parlare dell’aspetto tecnico su quello ormai c’è poco da dire, chi non riesce a vedere il fallimento totale degli ultimi due anni della gestione societaria o è maledettamente ingenuo o in male fede; ed a me preoccupa molto di più la prospettiva di stare in serie A con la convinzione che questa sia una buona squadra che necessita di qualche ritocco per essere competitiva che quella di una malaugurata retrocessione.
Detto questo, oggi mi rivolgo ad Alessandro Ferrari ,responsabile della comunicazione della Fiorentina, ragazzo serio, preparato e competente che conosce il suo lavoro e gli gli dico di mettere un freno per il bene della squadra ai continui deliri del nostro allenatore nel fine partita, perché in questo modo si mina in maniera ancora più evidente di quanto non lo si faccia dal punto di vista tecnico con le partite bizzarre come quella di ieri, la credibilità di questa società .
Non meravigliamoci se poi anche un allenatore di medio livello come De Zerbi che, fino a qualche anno fa sarebbe venuto di corsa a Firenze, rifiuta la proposta della Fiorentina, è evidente che c’ è da recuperare un bona dose di stima tra gli addetti ai lavori e lo si fa anche con le parole sensate nel dopo partita.
C’è da ricomunicare da capo, per restare in tema con il film citato, ma purtroppo la probabile scelta di Juric come nuovo allenatore in quanto unico che non può permettersi di pretendere una vera rivoluzione tecnica, venendo da una stagione non cosi eclatante con il Verona, non è una scelta che mi tranquillizza, con la speranza di essere smentito.