Rocco Commisso, intervistato lunedì da David Guetta nel corso del Pentasport su Radio Bruno, ha in buona sostanza accusato i giornalisti che scrivono della Fiorentina di dare giudizi sommari e ingiusti, nonché di fomentare un clima di tensione attorno alla squadra all’insegna del “tanto peggio-tanto meglio”, che si riflette poi nelle contestazioni dei tifosi.
Il presidente della Fiorentina ha sottolineato la mediocre abitudine dei giornalisti viola di considerare i giocatori eroi un giorno e di attaccarli quello dopo. E, per ripicca, ha voluto dare lui un “due”, come voto, a vari giornalisti, alcuni dei quali ha citato per nome.
Come potete facilmente immaginare, la reazione degli interessati non è stata nel merito, ma di difesa corporativa a prescindere, con tanto di comunicato delle associazioni di categoria:
“Alla vigilia del XXIX Congresso della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Associazione Stampa Toscana, Ordine dei giornalisti della Toscana e Ussi-Toscana non hanno tempo per rispondere alle reiterate esternazioni del presidente della Fiorentina. Tuttavia, invitano il signor Commisso ad astenersi da offese gratuite, ben lontane dalla tradizione e dallo stile di Firenze. Ma gli suggeriscono, se vuol cimentarsi a dare pagelle, ad aggiungere ai voti le motivazioni, parlando finalmente di calcio.”
Scrivono di non avere tempo per rispondere – e già il preambolo è spocchioso –, ma si contraddicono facendolo nella frase seguente. E facendolo pure male, perché Commisso le motivazioni, condivisibili o meno che siano, le ha argomentate. Altro che “offese gratuite”.
Infine, visto che nessun sito ha riportato i nomi dei giornalisti che Commisso ha citato, lo faccio io:
- Mario Tenerani di Lady Radio e del sito Firenzeviola.it
- Sonia Anichini, detta La Signora in Viola, del sito Firenzeviola.it
- Ernesto Poesio del Corriere Fiorentino
- Francesco Matteini del sito Fiorentinanews.com
- Sandro Bennucci direttore del sito Firenzepost.it
Commisso sarà anche permaloso, ma la permalosità è appunto una reazione a un torto che si ritiene di aver subito. I giornalisti citati, invece di fare fronte corporativo o di scrivere che per loro il cattivo voto ricevuto è un vanto, farebbero bene a fare un bagno di umiltà e a chiedersi dove hanno sbagliato. Se i giornalisti viola migliorassero la qualità delle loro analisi (qui su ViolaBlog ne abbiamo spesso citato la pochezza tecnica), tutto l’ambiente farebbe un grande passo avanti.