Vedere giocare la Fiorentina di questo inizio campionato dà l’impressione di assistere ad un’esecuzione musicale dove tutti gli interpreti eseguono, in modo pressoché perfetto, lo spartito. Magistralmente condotti da un bravo direttore d’orchestra. Tutti i calciatori sanno perfettamente dove e come porsi e il gioco risulta fluido e davvero godibile anche sotto il diluvio universale nel primo tempo di Marassi, contro una squadra chiusa come il Genoa.
La Fiorentina ha costantemente insistito nella propria idea di calcio, cercando sempre di giocar palla e dando ampiezza alla manovra con gli esterni alti e le sovrapposizioni. Cercando sempre di recuperare palla e ripartire con giocate importanti soprattutto di Bonaventura (il migliore in campo) e Nico González.
Anche la formazione iniziale abbastanza inedita, forse anche pensando al big match di martedì contro l’Inter, dimostra come tutti gli interpreti nelle gerarchie di mister Italiano siano importanti. E partono tutti sullo stesso piano: Saponara, Benassi, Callejón, che venivano quasi derisi e considerati non adatti a vestire la maglia viola, dimostrano come con un buon direttore d’orchestra possano fare buone gare.
Godiamoci ora queste ore nella parte alta della classifica aspettando l’Inter martedì sera al Franchi. Sarà bello per Firenze, la tifoseria e la proprietà riassaporare il piacere di una partita importante dove, forse, stavolta (dopo tanto tempo) non partiamo troppo sfavoriti nel pronostico.