Dalla stagione 2018/2019 il capitano della Fiorentina è il difensore centrale German Pezzella. Acquistato dal Betis Siviglia, grazie alle ottime prestazioni in maglia viola si è ritagliato un posto da titolare nella nazionale argentina. Dotato di gran fisico, di buona velocità, di una eccezionale elevazione e di buone doti di anticipo e marcatura sull’avversario, deve affinare la capacità di impostare il gioco facendo ripartire l’azione dalle retrovie.
Purtroppo, da troppe domeniche, questi tratti caratteristici si sono persi e da mesi le prestazioni di German sono assolutamente insufficienti: distrazioni, posizionamenti errati, mancata capacità di guidare la difesa sono solo alcuni degli errori notati nelle ultime partite. Anche ieri contro il Milan i due primi gol subiti sono errori da ascrivere in modo netto al centrale di difesa. Ed anche in fase di fraseggio, spesso, si ha l’impressione di mancanza di tranquillità mentale con la palla troppe volte regalata agli avversari con facilità.
Pezzella ha da par suo l’attenuante di infortuni fastidiosi accusati a inizio campionato che probabilmente hanno ritardato una condizione fisica accettabile. Probabilmente il giocatore già dalla passata stagione voleva lasciare la Viola e, costretto invece a rimanere per forza, è stato vittima di un cortocircuito mentale per il quale le prestazioni sembrano essere svogliate e non convinte.
Un capitano però per il ruolo che ricopre deve essere d’esempio per gli altri e tirare fuori più degli altri quella grinta che sarà decisiva per il finale di campionato. Sono convinto che proprio per le ultime partite di stagione ritroveremo il Pezzella capitano che conosciamo: ne abbiamo bisogno. E ne ha bisogno anche German per continuare una carriera con prestigio.