Pubblico delle grandi occasioni al Franchi in un pomeriggio soleggiato nonostante le previsioni che hanno impedito la coreografia della Curva Fiesole. Fiorentina e Juventus si affrontano con lo stesso modulo, il 4-3-3, a viso aperto. Sostanziale equilibrio in avvio con i Viola più avanzati che cercano il pressing alto e gli ospiti pronti a ripartire. È proprio su un break che la Juve passa in vantaggio all’9′ minuto. Cuadrado crossa, Kostic prova il tiro al volo, palla che carambola sul petto di Milik e finisce dentro.
La Fiorentina non sembra accusare il colpo. Anzi, aumenta la spinta abbassando il baricentro dei bianconeri (con Allegri che invita i suoi a salire) e lavora bene sulle fasce con Sottil e Kouamé. Al 25′ la prima conclusione nello specchio con un sinistro dell’ottimo Dodo parato da Perin. Si fa vedere la Juventus in contropiede con Kostic rimpallato in corner. Sulla respinta di Terracciano, Sottil lancia Kouamé che parte velocissimo sul filo del fuorigioco e supera Perin sul primo palo. Pareggio meritato.
Emozioni anche nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. Proteste per una spallata in area di Cuadrado su Sottil, l’arbitro Doveri fa proseguire. Poteva starci il rigore perché l’impatto è da dietro. Rigore che arriva dieci minuti dopo, quando Doveri viene chiamato al Var per valutare un fallo di mano di Paredes su traversone di Sottil. È rigore, dal dischetto Jovic calcia angolato ma Perin indovina e devia sul palo.
Ripresa sulla falsariga della prima frazione con i Viola che fanno la partita e Juve costretta a difendersi. Dopo tre minuti occasione per Baràk il cui tiro è respinto da Danilo con Perin fuori causa. Gli ospiti fanno fatica a contenere e nel giro di poco Danilo e Locatelli vengono ammoniti. Problemi per Milenkovic costretto a uscire, al suo posto Martinez Quarta che entra bene e alla fine sarà tra i migliori. Dentro anche Ikoné e Mandragora per Kouamé e Maleh che ha speso tanto. Al 65′ Jovic di testa devia alto un cross di Biraghi. La Fiorentina insiste alla ricerca del gol, la squadra di Allegri regge. Nel finale ancora protagonista Perin che con la punta delle dita mette in angolo un bel tiro di Amrabat. Forcing viola fino al termine ma il risultato non cambia.
Oggi la Fiorentina ha giocato bene, avrebbe meritato di vincere, ma manca sempre l’ultimo passaggio. Jovic non è mai stato servito come si deve, né – va detto – è riuscito a crearsi lo spazio per dettare il passaggio. Peccato per il penalty non trasformato e per il nervosismo mostrato quando è uscito dal campo (sostituito da Cabral). Per la cronaca i Viola hanno mantenuto il possesso palla ampiamente (60%), dieci i calci d’angolo contro i due battuti dagli juventini. Una Fiorentina trasformata, ben diversa da quella vista a Udine ma, si sa, questi big match, soprattutto quando di fronte c’è la Juve, stimolano e rigenerano. Anche fisicamente.
Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Dodò, Milenkovic (54′ Martinez Quarta), Igor, Biraghi; Baràk (79′ Zurkowski), Amrabat, Maleh (63′ Mandragora); Kouamé (63′ st Ikonè), Jovic (79′ Cabral), Sottil. Allenatore: Italiano.
Juventus (4-3-3): Perin; Cuadrado (64′ Miretti), Danilo, Bremer, Alex Sandro (78′ Bonucci); McKennie, Paredes (83′ Fagioli), Locatelli; Di Maria (46′ De Sciglio), Milik, Kostic (64′ Kean). Allenatore: Allegri.
Arbitro: Doveri di Roma.
Marcatori: 9′ Milik (J), 29′ Kouame (F).
Ammoniti: Amrabat (F); Alex Sandro (J), Locatelli (J), Danilo (J), Allegri (J).