Terracciano: 7,5 – Ho perso il conto delle parate del primo e del secondo tempo. Comincia con un errore che non ti aspetti, da li comincia forse la sua miglior partita in viola, incide sul risultato ma è “solo” 7,5 (il rigore a stupido non te lo perdono, scusa).
Kayode: 6 – Cerca sempre la giocata in avanti, il suo pregio insieme alle rimesse laterali che sono veri e propri lanci, ma dietro è un po’ “arruffone”, soprattutto per la voglia, per lui è sei.
Martinez Quarta: 5 – Se “Cino” non si può proporre, prima si intistrisce, poi non ne indovina una, giustamente sostituit.
Ranieri: 6 – Soffre la fisicità degli attaccanti giallo-blu, sopperisce con la sua intelligenza nel primo tempo anche i suoi compagni che erano ancora al bar ad aspettare il caffè.
Biraghi: 5,5 – Gioca come i suoi compagni, con il freno a mano tirato, qualche bella palla in mezzo ma non è sufficiente.
Lopez: 5 – Sembrava il ragazzino preso dalla primavera perchè mancavano tutti, non mi ricordo sue giocate interessanti.
Mandragora: 6 – Si merita la sufficienza perchè nel 2′ tempo si mette agli ordini di Arthur, con applicazione si butta su ogni pallone, addirittura il protagonista di una delle pochissime occasioni da goal.
Ikoné: 5,5 – Partita “da picchiarlo”, non indovina una scelta in tutta la partita, ma inventa con quella palla sporca che mette scompiglio nella difesa del Verona nell’azione del goal.
Sottil: 5 – Sbaglia la scelta anche quando con uno strappo importante si crea un’azione pericolosa, ancora non ci siamo perchè non da appoggio neanche a Biraghi.
Nzola: 5 – Che dire di questo ragazzo? Gioca in una categoria non sua, cerca la furbata ma gli va anche male, su un contropiede poteva e doveva far meglio.
Beltran: 7 – Contro di lui c’è il fatto che è un centro-attaccante non convenzionale, dalla sua che cerca sempre la giocata vincente, visto che i colpi li ha. Più che sulla azione del goal, mi è piaciuto tanto su quella azione al 90′ in cui si era praticamente creato da solo l’occasione per il raddoppio, in crescita, grazie a queste 2 azioni determinati se lo merita.
Barak: 5,5 – La determinazione c’è, manca la fisicità, il tempismo e spesso fa confusione per questa sua voglia di ritornare ai suoi livelli, siamo vicini alla sufficienza ma anche oggi non c’è.
Kouamé: 6 – Cri non sta bene e si vede ma, una volta in campo, non regala una palla; limitato ma dà sempre il suo aiuto.
Milenkovic: 6 – Sostituisce M. Quarta in evidente confusione, preciso come te lo aspetti.
Mina: sv – Due palle di testa arrivano e le prende lui, ma è troppo poco per dargli il voto.
Arthur: 6,5 – Quando entra in campo la Viola ritrova le sue geometrie, come con il Bologna sceglie di lasciare stare le decorazioni e, con la sua concretezza, equilibra la squadra cercando sempre la giocata che porta i suoi compagni in attacco.
Italiano: 6 – Oggi non aveva Nico Gonzalez, Jack Bonaventura e Arthur non disponibile per 90′ minuti. Prova una strada diversa, più battagliera nel primo tempo con palle lanciate per la corsa degli esterni, la Fiorentina non ha la fisicità e la velocità per farlo. Ritorna col suo geometra ai santi vecchi, la squadra prende il controllo del gioco e grazie al suo portiere in giornata super, porta a casa la vittoria. Ma Terracciano è allenato dal suo staff, non dimentichiamolo, non arriva da un altro pianeta, la sua bravura semmai oggi è quella di aver curato la fase difensiva nel 2′ tempo, cercando di segnare in maniera sporca, come con il Bologna, oggi gli è andata bene.
Arbitro Ferrieri Caputi: 6,5 – Qualche sbavatura nei 90 minuti, brava per la velocità nell’assumere le decisioni insieme al Var, sul rigore e sui cartellini niente da dire. Lascia giocare e il metro di giudizio è sempre lo stesso, la preferisco sicuramente a quel fenomeno di Orsato.