Ora che la Juventus rischia la retrocessione in Serie B e il dissesto finanziario, è il caso di chiedersi a quanto ammontino i crediti che la Fiorentina vanta nei suoi confronti per le cessioni di Chiesa e Vlahovic.
Sappiamo che Chiesa fu ceduto in prestito biennale per 10 milioni, con diritto di riscatto (obbligo al verificarsi di una di tre condizioni) a 40 milioni, oltre a 10 milioni di “bonus” al verificarsi di altre condizioni non note.
Il grave infortunio che ebbe il giocatore a inizio gennaio del 2022 impedì il verificarsi di due delle condizioni stabilite: quella del numero di presenze e quella del numero di gol. E mise pure a rischio la terza: la qualificazione in Champions League. Perciò, al fine di assicurarsela, la Juventus accelerò sul fronte Vlahovic, il cui acquisto era stato pianificato per giugno.
La Juventus a fine gennaio 2022 acquistò dunque Vlahovic per 70 milioni, oltre a 10 milioni di “bonus” al verificarsi di condizioni non note. Come sappiamo, i bianconeri si qualificarono in Champions League, dunque scattò l’obbligo del riscatto di Chiesa.
I pagamenti di Chiesa e Vlahovic sono stati rateizzati. Sappiamo dalla relazione al bilancio 2021-22, che la Fiorentina vanta crediti verso la Juventus esigibili nel 2022-23 per 43.5 milioni, ed esigibili negli anni successivi per 47.5 milioni. Probabilmente, i primi sono stati almeno in parte (metà?) pagati.

A occhio, la Juventus deve ancora pagare 70 milioni. Poi ci sono i bonus, che possono arrivare a 10 milioni per ciascuno dei due giocatori. Il problema è che sono subordinati al realizzarsi di condizioni, che, ancorché non note, sono presumibilmente legate ai successi della squadra. Che quest’anno non si verificheranno.
Infine, ci sono i contributi di solidarietà previsti dalle norme FIFA. Se la Juventus cederà i giocatori all’estero (probabile), alla Fiorentina (e al Partizan, nel caso di Vlahovic) sono dovute delle percentuali sul prezzo di vendita. Ipotizzando cessioni di Vlahovic per 80 milioni e di Chiesa per 60, alla Fiorentina arriverebbero circa 4.3 milioni.