Giornata di partita, detto all’italiana, match day, per la proprietà. Partita fondamentale, come tutte del resto, perché ogni partita nasconde sempre la stessa insidia per la Fiorentina, ovvero la Fiorentina stessa.
La squadra prima ancora che con l’avversaria deve giocare contro se stessa: l’avversario è dentro di te, direbbe Corrado Guzzanti. Se Prandelli non entra nella testa dei giocatori e non capisce il motivo di questa totale apatia, sarà un problema uscirne.
È stato ripetuto più volte, questa non sarà la squadra dei sogni, ma nemmeno quella che stiamo vedendo in questo momento. Sembra esserci un virus nello spogliatoio della Fiorentina che fa giocare male chiunque, basta poi superare il casello di Firenze Sud o Nord, dipende dalla direzione, e lo stesso giocatore diventa un fenomeno, vedi Pedro, Sottil, anche Chiesa sembra, dopo pochi giorni alla Juventus, essere maturato e diventato un giocatore vero.
Per cui se il motivo del cattivo rendimento della Fiorentina è questo, il mercato non so quanto possa aiutare. Sopratutto perché la Fiorentina di oggi, dopo anni di mediocrità assoluta, è una squadra, dal punto di vista dell’immagine, completamente da ricostruire.
Nessun giocatore di un livello medio alto è attirato dal fatto di venire a giocare a Firenze. Noi non lo capiamo, siamo fiorentini, amiamo la nostra città, il nostro orgoglio fiorentino fai sì che i tempi del vanto e della gloria passate annebbiano il presente e la Fiorentina ci sembra sempre quella che ha vinto a Wembley o ad Anfield road.
E invece purtroppo non è cosi, adesso la Fiorentina è una mediocre squadra di Serie A, sono tre anni che si salva per il rotto della cuffia, in un calcio in cui il cuore ha lasciato il posto ai soldi e ai trofei, un giocatore di medie ambizioni come può accettare di venire a giocare in questo contesto?
Per cui sarà un mercato difficile, ci vogliono giocatori abituati a lottare per non retrocedere che sicuramente non faranno impazzire e sognare la piazza, ma che hanno la giusta garra per restare in Serie A e, soprattutto, ci vuole qualcuno che entri nella testa dei giocatori e la liberi da questo strano incantesimo negativo, questo serve ancora prima del mercato.