Nella recente intervista a La Stampa, Italiano ha accennato al fatto che a un certo punto di questa stagione potrebbe trovarsi a dover decidere se puntare su campionato, Conference League o Coppa Italia.
La cosa, vista la pausa nel calendario, ha generato dibattito nei media viola e fra i tifosi. Ma come stanno effettivamente le cose, e cosa significano le parole di Italiano?
Non si tratta di puntare su di una competizione, preparandola al meglio, e non su di un’altra prendendola sottogamba, ma di un problema differente. Vediamolo.
La Fiorentina ha una rosa ampia, e sono tutti giocatori all’altezza di una squadra che lotta per i traguardi citati. Tuttavia, ad oggi (le cose possono cambiare), 3-4 giocatori sono più determinanti degli altri.
Si tratta di Bonaventura e Gonzalez, che determinano per quantità di gol e assist decisivi. E di Milenkovic, che determina per quantità di gol avversari evitati. A questi tre aggiungo, sia pure a un livello inferiore, Arthur, che determina perché fa girare bene il gioco di squadra.
Le parole di Italiano vanno dunque intese nel senso di chiedersi se questi 3-4 giocatori vanno schierati in tutte le partite di campionato, nonché in tutte le potenziali partite di Conference League e Coppa Italia, oltre che nelle due di Supercoppa. Oppure, se dovrà a un certo punto risparmiarli in certe partite, al fine di averli al massimo in altre.
La disastrosa trasferta a Milano con l’Inter è stato il risultato anche dell’avere schierato giocatori com Gonzalez, Bonaventura e Arthur, che erano visibilmente stanchi.
Cosa fare dunque? Quando Italiano dovrà porsi il problema, saranno le prospettive (posizione in classifica, possibilità di vittoria nelle coppe) a suggerirgli se e quale competizione affrontare senza i top player. Altrimenti rischiamo, come a giugno, di rimanere a mani vuote.