Avevo avuto un brivido di paura quando avevo letto la formazione: stesso schema di sempre, difesa a quattro con Faraoni al posto di Kayode, ma anche con Quarta al posto di Milenkovic, e con quattro attaccanti: Bonaventura, Beltran, Ikone e Nzola. E puntualmente arrivano i contropiedi dell’Inter. Prima con Lautaro, sul quale ci mette una pezza Ranieri, poi ancora con Thuram che mette al centro per l’accorrente Carlos Augusto, sul quale ci mette una pezza Faraoni. Purtroppo sul seguente calcio d’angolo, Lautaro è lesto ad anticipare Parisi e a mettere in gol di testa.
Non è finita: l’Inter ha una terza occasione da gol, sempre in contropiede, e stavolta Thuram, lanciato in corsa verso la porta di Terracciano, inciampa e cade.
Bisogna aspettare il 33’ per vedere la prima occasione della Fiorentina, con Bonaventura che si gira in area, ma il tiro è deviato in angolo da Sommer.
Si va al secondo tempo, con Italiano che mette Lopez al posto di uno spento Arthur. Purtroppo niente cambia: la Fiorentina piano piano si spenge, e al 60’ Italiano tenta la carta Gonzalez al posto di Ikone. Al 73’, nel nulla della manovra viola, Ranieri, autore lui di un’ottima prestazione, crossa dalla trequarti, Quarta di testa mette al centro, e Sommer esce colpendo la palla, ma anche la testa del povero Nzola. È rigore, ma accade l’impensabile: Gonzalez la sbaglia malamente.
La partita finisce lì, con la Fiorentina che deve inchinarsi a un forte avversario. Peccato ancora una volta per un rigore sbagliato.