Delusione, non mi viene in mente un’altra parola per esprimere la stato d’animo di un tifoso della Fiorentina dopo l’ennesima partita deludente di questo inizio di stagione. Delusione per un classifica che non è per niente affascinante, delusione perché tutti noi ci credevano in un processo evolutivo che dopo un paio di anni difficili, stava riportando al Fiorentina verso i livelli che le competono. E invece oggi ci ritroviamo, proprio come i gamberi, indietro rispetto alla passata stagione. Tanto che sembra di essere tornati ai tempi di Iachini, in cui si faceva fatica a creare gioco e guardare la partita aveva lo stesso effetto per i tifosi della melatonina prima di andare dormire.
Le ragioni di questa involuzione sono diverse, la prima è che evidentemente qualcosa nel mercato è stato sbagliato, nell’estate appena trascorsa quando ci chiedevamo se la Fiorentina sarebbe stata più o meno forte di quella dell’anno scorso, il nostro giudizio era condizionato da molti se, e purtroppo quei se ad oggi non si sono trasformati in certezze, non abbiamo un centravanti capace di fare gol né tantomeno sembrano riuscirci gli esterni. Ieri, a Bologna, non abbiamo mai praticamente tirato in porta, e manca un giocatore capace di servire centralmente gli attaccanti, il nostro gioco ormai troppo prevedibile si basa esclusivamente sugli esterni che raramente però, saltano l’uomo e sono capaci di fare cross di una certa rilevanza.
Abbiamo pensato di sostituire Torrierà regista puro, verticalizzatore e anche uomo gol, con Amrabat, ottimo giocatore, ma con caratteristiche completamenti differenti, Amrabat è un giocatore fisico necessario quando le squadre che affronti giocano a viso aperto per recuperare il pallone che poi però dovrebbe passare a qualcuno capace di verticalizzare e non soltanto di aprire verso gli esterni. Il problema per Amrabat si pone quando la Fiorentina incontra squadra chiuse e non ci sono palloni da recuperare ma solo da creare gioco. Pertanto Amrabat è complementare rispetto ad un giocatore come Torriera, non alternativo.
Il resto del centrocampo benché di una certa qualità (Barak e Bonaventura) è composto da giocatori monopasso incapaci di saltare l’uomo e creare superiorità.
Per non parlare del suicidio tecnico del reparto difensivo, dove scientemente si è voluto ridurre solamente tre il numero dei difensori centrali, utilizzando come quarto un giocatore che è stato per tutta l’estate un esubero, che il difensore centrale non è mai stata la sua specialità e, purtroppo, nella partita di Conference si è visto.
La Fiorentina poi ieri ha perso anche perché il Bologna, squadra assolutamente modesta, ha però giocatori capaci di fare gol.
Ad oggi, pertanto, la squadra sembra nettamente inferiore a quella dell’anno scorso, simile alla più brutta Fiorentina degli ultimi anni; detto questo non è ancora il tempo di fare processi, si può recuperare se presto alcuni di quei se dovessero diventare certezze, se l’allenatore capisse che bisogna sapere giocare un calcio alternativo non avendo gli uomini adatti a fare sempre e contro ogni avversario il suo gioco, e se Jovic si ricordasse di esser un giocatore di classe; su Cabral, invece, purtroppo ho perso le speranze, sembra totalmente inadatto al campionato italiano e al gioco di Italiano.
Mettiamoci alla fine anche un pizzico di sfortuna con gli infortuni di giocatori fondamentali come Gonzalez Milenkovic, ed ultimo Dodo, ed ecco che si spiega il disastroso inizio di stagione, in attesa di tempi migliori.