Terracciano: 5 – Sul primo gol ha evidenti responsabilità. È vero, c’è stata una deviazione, ma la palla è pur sempre rimasta centrale. Poco prima non trattiene un pallone che invece avrebbe dovuto bloccare.
Dodo: 4 – Ricordando Tomovic, sabato scorso causa un rigore, oggi due interventi sciagurati, in una zona di campo assolutamente innocua, che costano un’espulsione dopo appena 24′ che non avrebbe preso nemmeno il terzino destro del Cittadella. Soldi buttati dalla finestra.
Milenkovic: 5,5 – Sfortunata deviazione nel primo gol e solita insicurezza che lo accompagna per tutta la partita. Molto timido.
Igor: 5 – Basta un Abraham a mezzo servizio per farlo sfigurare. Totalmente inadeguato.
Biraghi: 5 – Come accade troppo spesso ultimamente si fa notare solo per gli errori grossolani, come quando scivola e lascia il campo aperto a Dybala.
Duncan: sv – Troppo poco per giudicare la sua partita, anche se in questi venti muniti abbondanti non si è quasi mai visto.
Dal 29′ Venuti: 5,5 – Impalpabile, rincorre goffamente Dybala in occasione del secondo gol. In avanti non pervenuto.
Ambrabat: 6 – Tanta corsa, un tiro in porta ma poco altro; nel mondo dei ciechi un orbo impera, ma è lontano anni luci dal giocatore ammirato ai Mondiali.
Bonaventura: 5 – Tanti errori, da uno di questi nasce il primo gol della Roma.
Kouamé: 5,5 – Solita tanta confusione e poca sostanza, corre a vuoto, e combina poco o nulla; mezzo voto in più per il gol sfiorato nel finale.
Jovic: 4,5 – Impalpabile, si muove male e non torva la posizione in un contropiede che. se seguito meglio. poteva portare a qualcosa di buono. Evidentemente questo ragazzo non ha la testa per giocare a calcio, peccato ma la Fiorentina ha il problema attaccante, qualcuno lo segnali a chi di dovere per favore.
Dal 45′ Gonzalez: 5,5 – Guadagna tanti falli, ma il suo apporto in attacco è pressoché nullo.
Ikoné: 4,5 – Era in campo, pochi se ne sono accorti, inutile.
Dal 45′ Barak: 5 -Qualità nelle giocate, questa sconosciuta.
Italiano: 5 – Per un tifoso è frustrante guardare la partita della propria squadra e non avere, per 90 minuti più recupero, la sensazione di poter fare gol, un possesso palla irritante e inutile, il ricordo della Fiorentina di Iachini torna prepotentemente. Resta da stabilire quanto responsabilità abbia lui e quanta la società.