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Tanto possesso ma i risultati non arrivano
La Fiorentina perde la terza partita consecutiva contro la odiata Juventus dopo una partita importante che l’ha vista condurre il gioco per ottanta minuti. Delle tre sconfitte soltanto la prima contro l’Empoli ha evidenziato un passo indietro dal punto di vista del gioco. Le altre due sono state giocate bene ma, purtroppo, zero sono stati i gol segnati e zero sono stati i punti in classifica. Anche contro i bianconeri la Viola ha fatto una prestazione intensa e piacevole che però ha portato soltanto tre tiri nel primo tempo e tanti tanti cross in area soprattutto nel secondo tempo.
Forse bisognerà cominciare a interrogarci sul fatto che i centravanti non segnino. È vero che giocare contro la difesa della Juve è molto difficile, ma probabilmente sono state fatte scelte frettolose in sede di campagna acquisti. Il ragazzo argentino è sicuramente talentuoso ma va giustamente aspettato e non c’è molto tempo. Nzola, invece, pare tecnicamente limitato, ma a parte questo non sembra neanche di notare grandi miglioramenti fisici con giocate sempre in ritardo senza fare mai densità in area di rigore.
È quasi commovente la Fiorentina: possesso palla, cambi di gioco, giocatori sempre propositivi, ma poi i risultati sono sempre molto difficili da ottenere. E allora forse non sarebbe meglio qualche volta scompaginare i piani? E proporre Ikoné più centrale, Sottil un po’ meno confinato alla bandierina, Nzola con accanto Beltran, giocare con esterni non a piedi invertiti, crossare con maggior immediatezza e via discorrendo. E non sarebbe meglio ogni tanto attendere e non offendere: aspettare l’avversario (come fa lui con noi) e stanarlo per poi colpirlo.
Ci sarà ora una trasferta in Serbia forse un po’ disturbante e poi bisognerà vincere assolutamente contro il Bologna domenica prossima. Poi ci saranno le Nazionali e avremo modo di tirare il fiato.
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