Abbiamo sofferto ma dovevano essere tre punti e tre punti sono stati.
Va bene così. Non potevamo chiedere gioco. Adesso vorremmo soffrire meno e vedere un po’ di gioco in più.
Il Cagliari, a parte due giocatori, era poca cosa. Ecco cosa salviamo della Fiorentina, a parte i tre punti. Il primo tempo è caotico e arruffato e Dragowski è, senza dubbio, il migliore in campo. Salva la partita in almeno tre interventi e fra questi c’è il rigore parato a Joao Pedro.
Martínez Quarta: si sta rivelando un ottimo acquisto. Entra per necessità a seguito dell’infortunio di Pezzella ma non lo fa rimpiangere. Da una sua palla rubata nasce il gol della Fiorentina. Sempre preciso e attento nell’avviare l’azione.
Bonaventura: è il meglio dei tre di centrocampo. L’unico che tenta sempre la giocata e cerca la verticalizzazione. Sempre nel vivo del (poco) gioco.
Callejón: è una nota positiva. Ha fatto vedere sprazzi delle giocate che lo hanno reso famoso. Le fa vedere quando si trova in quella parte di campo a lui più congeniale. Ed è dal suo piede che arriva, perfetta, la palla per il gol di Vlahovic.
Vlahovic: lo vogliamo rivedere. Dico subito che ci ha fatto arrabbiare anche stasera, fino al gol. Manca sempre di quelle caratteristiche che vorremmo vedere nella punta che ci manca. Sembra poco cinico, cerca sempre un tocco in più e raramente la tiene per far salire la squadra. Occorre però dire che per tutto il primo tempo fa a “sportellate”, da solo, contro la difesa del Cagliari. E comunque alla fine si fa trovare presente sul passaggio millimetrico di Callejon. Lo vorremmo vedere con Ribery e Callejón dietro di lui oppure con una punta centrale accanto.
Parliamo anche dei bocciati.
Biraghi. Purtroppo anche stasera non ci ha convinto perché da uno come lui ci aspettiamo altro. Ci aspettiamo un contributo di esperienza e di qualità che non abbiamo visto né in difesa né, stasera, in attacco (non ci ricordiamo un cross degno di questo nome).
Caceres: forse il peggiore in campo. Sbaglia troppo e fa errori grossolani negli appoggi . Rischia per ben due volte di far ripartire il Cagliari per due cambi campo sbagliati.
Amrabat a due volti. Nel primo tempo è come al solito macchinoso e si perde nell’arruffato centrocampo viola. Nel secondo tempo sale di livello; recupera palloni e fa bene il raccordo fra difesa e attacco.
Milenkovic, Igor e Pulgar svolgono il compitino (ma il Cagliari é davvero poca cosa).
Infine Prandelli: Non ci sentiamo di sparare su Cesare e non lo faremo. Certamente la squadra sta lottando e questo potrebbe essere sufficiente per capire che sta riuscendo nel suo intento. Sicuramente é una squadra costruita male. Manca di giocatori in ruoli importanti.
Probabilmente anche Prandelli non riesce, oggi, a metterla in campo come vorrebbe.
Ma da Cesare vorremmo vedere un po’ più di intraprendenza e di gioco. Vorremmo che i i giocatori occupassero di più gli spazi per rubare campo alla squadra avversaria e un gioco più corale. Con schemi a cui il primo Prandelli ci aveva abituato.
Certamente la società dovrà stupirci in questo mercato. E dare a Cesare i calciatori che ritiene necessari per il suo gioco.
Non possiamo sbagliare ancora.