Il commento
Una partita che evidenzia ancora una volta che questa squadra è un cantiere aperto. Dietro si fatica troppo, e non è solo una questione di errori individuali: con questa difesa a tre spesso in campo aperto, ogni palla persa diventa un rischio. Forse sarebbe il momento di tornare a quattro dietro, stringere le linee, e mettere un centrocampista in più.
A centrocampo, infatti, manca chi sappia far girare la squadra. Il solo Fagioli – a cui Pioli continua ad affidare le chiavi della regia – non basta, anche perché non sembra ancora pronto a gestire quel ruolo, soprattutto sotto pressione. Liberarlo da certi compiti e affiancargli qualcuno più esperto (o più strutturato) potrebbe essere la chiave per sbloccare anche il suo talento.
La squadra ha avuto le sue occasioni, ma è mancata la cattiveria sotto porta e la lucidità nelle scelte. Qualche spunto nel secondo tempo, ma troppo poco per una partita così importante.
Il Napoli ha fatto la sua gara. Noi no.
Serve una riflessione seria sulle scelte tattiche e sugli interpreti. Il potenziale c’è, ma va sfruttato meglio. E in fretta
Le pagelle
De Gea 6 – Baluardo. Tiene a galla la Fiorentina nei primi minuti con parate importanti, in particolare sul tiro di Politano. Nella ripresa subisce, ma limita i danni quando tutto sembrava perso.
Comuzzo 4,5 – Disastroso. Il suo fallo su Anguissa regala il rigore del vantaggio al Napoli. Impacciato, nervoso, in costante affanno. Serata da dimenticare.
Pongračić 5,5 – Sofferente. Non riesce a contenere McTominay e compagni. Manca nei raddoppi e nel guidare la linea difensiva. Ma la colpa può essere anche del centrocampo.
Ranieri 5,5 – Instabile. Qualche chiusura positiva, ma anche errori di posizionamento. Alterna buone letture a leggerezze che costano.
Dodò 6 – Lottatore. Uno dei pochi a provarci fino alla fine. Tiene il campo con dignità, anche se non sfonda mai.
Sohm 5,5 – Appesantito. Fisicamente presente, ma lento e impreciso nei passaggi. Serve più ritmo, soprattutto in queste partite.
Mandragora 5,5 – Impalpabile. Troppo scolastico, non cambia mai il passo. In un centrocampo che ha bisogno di idee, non si fa mai vedere tra le linee. Sembra il primo Mandragora.
Fagioli 5,5 – Spento. Entra con buoni propositi ma li lascia negli spogliatoi. Non riesce a costruire né ad accendersi. Ma forse il problema è il ruolo.
Gosens 5,5 – Generoso. Combatte e spinge finché può, ma spesso è isolato e senza sbocchi. Sente la stanchezza anche lui
Dzeko – 5 | Spento. Fa fatica a entrare in partita. Tocca pochi palloni e non riesce mai a rendersi davvero pericoloso. Non ha il passo per attaccare la profondità, e non trova nemmeno sponde utili.
Kean 5,5 – Sprecone. Gioca con foga e si sbatte su tutto il fronte offensivo, ma spesso si incarta da solo. Nel primo tempo ha due buone occasioni ma le spreca malamente, mentre nella ripresa si innervosisce e forza troppe giocate, isolandosi dai compagni.
Subentrati
Piccoli (dal 46’) – 5,5 | Volenteroso. Ci mette impegno e cerca di dare profondità, ma sbaglia un paio di scelte importanti sotto porta. Può essere utile alla causa, ma oggi non lascia il segno.
Fazzini (dal 65’) – 6,5 | Frizzante. Con il suo ingresso il centrocampo cambia ritmo. Pressa, verticalizza, ha idee. Il più vivo della mediana nel secondo tempo.
Nicolussi Caviglia (dal 65’) – 6 | Lucido. Appena entra si gira su se stesso, elude due avversari e verticalizza: è la prima vera giocata di qualità del centrocampo viola. Piccolo segnale che però dice molto.
Lamptey (dal 88’) – s.v.. Troppo poco tempo per incidere. Tocca un paio di palloni senza responsabilità.
Viti (dal 93’) – s.v.. Solo passerella nel recupero. Nessuna valutazione possibile.
Pioli 5,5 – Confuso. La Fiorentina parte anche bene, ma poi si spegne. L’idea del doppio attaccante con Piccoli–Kean è interessante ma ancora acerba. Il centrocampo manca di qualità e ritmo. Ci vuole tempo, ma la strada è in salita.