Cosa c’è da commentare in una partita in cui la Fiorentina non è entrata in campo?
Nulla. Ma lo dobbiamo fare.
E allora diciamo subito che, a posteriori, la sconfitta era nell’aria dopo le partite con Sassuolo e Verona in cui la Fiorentina era riuscita comunque a pareggiare pur non giocando come ci aveva abituato.
Ma voglio iniziare questo commento da un aspetto positivo, ove possibile.
Oggi è difficile salvare qualcuno.
Ed è proprio questo l’aspetto che può essere positivo. Mi spiego.
Ciò che ci può “confortare” è proprio questo ovvero che nella Fiorentina hanno giocato male tutti.
E quando capita una giornata storta a tutta la squadra, può essere meno preoccupante.
Non ci vedo, quindi, una rottura dello spogliatoio (e perché mai, mi domando); o qualcuno dei giocatori importanti che non crede nel progetto.
Ci vedo una giornata storta. Punto.
Un atteggiamento sbagliato contro una squadra che, in casa, ha fatto la media di due punti a partita e che, oggi, è a 28 punti.
Detto questo, dobbiamo dire con grande franchezza che è anche l’unico aspetto positivo di un triste lunedì pomeriggio di gennaio.
Il problema non credo sia neppure il fatto che, come dice qualcuno, “oramai ci conoscono”…”hanno capito come giochiamo”.
Ma questo ragionamento vale per tutti…nessuno gioca “in incognito”, cambiando modulo ogni domenica.
Che discorso è?
No, il problema non credo sia questo.
Il problema vero è “a che velocità esegui ciò che dice italiano”.
Se lo fai come chiede il Mister (e come successo in molte partite), gli avversari possono anche sapere come giochiamo e come affrontarci ma la Fiorentina sa essere devastante. Diversamente, come successo oggi, diventi prevedibile ed anzi, in difesa, rischi più di altri perché, comunque, la Fiorentina è una squadra improntata all’attacco, che deve tenere la palla nella metà campo avversaria.
E se ciò non succede, se il pressing sulla difesa avversaria non avviene, se non riconquisti palla e non verticalizzi con due/tre tocchi, se il centrocampo è leggero e fa i movimenti in ritardo, la difesa subisce gol che sembrano, anzi sono, imbarazzanti.
Ma tutto nasce da lì.
Italiano ci ha abituato a vedere giocare a ritmi importanti.
Se la pressione cala, il gioco diventa prevedibile, gli spazi di gioco per gli avversari si allargano, e tutto diventa più difficile.
Talvolta le partite puoi recuperarle lo stesso. Talvolta, invece, se tutti giocano come non dovrebbero o se c’è un guizzo dei giocatori più importanti, diventa impossibile perché di gol ne hai troppi da recuperare.
E oggi è successo questo.
I PIÙ E I MENO
I PIÙ
Nessuno
I MENO
Tutti. Con una menzione speciale per:
Castrovilli. Con Bonaventura non può giocare. Manca sostanza al centrocampo.
Callejon. Forse era arrabbiato per l’acquisto di Ikone. O forse era semplicemente in giornata no (più di altre).
Terracciano. Forse è il caso di dargli qualche turno di riposo e ripensare a Dragowsky.
Milenkovic e Quarta. Sembrava che avessero davanti il Barcellona ma quello di Messi.
Gonzalez. Per il tentativo di rabona fatto sul 3-0, come ha detto qualcuno, non avrei atteso neppure il riscaldamento del sostituto per toglierlo dal campo.
IN CONCLUSIONE
Non si può commentare una partita incommentabile.
Siamo sicuri ci avrà pensato Italiano, comunque artefice della sconfitta con una formazione non all’altezza.
Ma, come detto, cio che ci può “confortare” è proprio il fatto che oggi nella Fiorentina hanno giocato male tutti. Voltiamo pagina.
Ma non vogliamo che accada più.