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Una Riga storta per la Fiorentina
Comincia con un pareggio interno contro il Riga la Conference League per la Viola. È un risultato sorprendentemente negativo in considerazione dello scarso valore tecnico della squadra lettone che ha mostrato soltanto corsa, grinta e un buon centravanti.
La Fiorentina gioca la solita partita di quando affronta squadre chiuse abituate a sfruttare le ripartenze. Ed è un gioco stucchevole che produce tanto possesso palla che, spesso, appare sterile e noioso perché giocato in modo lento senza mai creare superiorità numerica.
Proprio gli esterni d’attacco, che sono decisivi nell’idea di gioco di mister Italiano, appaiono in grande difficoltà scontando in modo pesante l’assenza per infortunio di Gonzalez. Ikoné da troppo tempo offre prestazioni scadenti dimostrando limiti tecnici importanti e incertezze tattiche: passaggi facili effettuati ruvidamente e incapacità pressoché continua nel saltare l’avversario. Kouamé non ha ripetuto la brillante prova contro la Juve anche se, per chi scrive, rimane un buon contropiedista che ha bisogno di tanti metri davanti a sé per dare il meglio; e contro squadre chiuse entra in difficoltà.
Il centravanti, poi, che potrebbe togliere e nascondere i problemi quando non si gioca bene in questo momento, non c’è. Abbiamo già detto del ritardo di condizione per Jovic ma anche Cabral di inizio stagione è in difficoltà. Anche ieri sera come altre volte lotta, si impegna, ma sembra arrivare sempre un istante dopo il difensore e non pare mai decisivo.
È dunque una Fiorentina che deve ritrovarsi e non sarà facile: gli infortuni, gli impegni ravvicinati non aiutano. C’è bisogno di una scossa che potrà avvenire solo con una vittoria e il prossimo match di campionato contro il Bologna potrà essere utile. La squadra, pur con tutti i limiti e le incertezze dimostrate finora, è buona e potrà fornire buone prestazioni. Se, poi, riuscissimo a pescare tra gli svincolati un difensore centrale da acquistare, male non sarebbe…
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